37 decessi l’imperdonabile risultato delle proteste

CARACAS – “Maduro Dittatore” questa la dura affermazione stampata sull’ enorme striscione che stamattina è stato appeso dal terrazzo della sede amministrativa dell’Assemblea Nazionale. Con questa ennesima forma di protesta pacifica, i deputati hanno rinnovato quello che tutto il paese sa.

Purtroppo la controparte violenta a questa sentita affermazione è la morte. Sono ormai 37 i deceduti, la maggior parte di loro giovani studenti. L’ ultimo, Miguel Mendez, 20, è deceduto stamattina a Maracaibo da ferita all’ addome inferta durante la protesta di mercoledì. Poche ore prima, in Valencia, città a 160 km da Caracas e capitale dello Stato Carabobo, era morto Hecder Lugo Perez, 22, a causa di uno sparo alla testa da arma da fuoco. Il giovane era stato gravemente ferito durante gli scontri avvenuti giovedì.

Nelle reti sociali sta girando un video raccapricciante dove si vede l’attimo quando un presunto Guardia Nazionale lo tiene fermo al suolo e gli spara. I genitori hanno accusato il corpo della Guardia Nazionale della morte del figlio e chiesto all’ex Sindaco, Enzo Scarano, di adoperarsi per schiarire la verità. Il Ministero Pubblico ha chiesto l’indagine su questo decesso alla Procura 28°.

A Valencia le proteste hanno prodotto non soltanto decessi ma almeno quattro feriti e molteplici saccheggi alla proprietà privata. Una settantina di negozi sono stati assaltati approfittando il caos prodotto dalle manifestazioni. Sui video amatoriali si osservano chiaramente civili e presunti Guardia Nazionali portando via quanto rubato su camionette e sotto gli occhi di chi filmava. Sempre nella stessa città parecchie macchine sono state incendiate e il trasporto di merci è stato bloccato.

Negli ultimi giorni, al grido di elezioni libere si è unito quello di protesta contro la decisione del governo di istituire L’Assemblea Costituente Comunale, percepita dal popolo come un nuovo colpo di stato.

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