Palestinesi in Italia, ‘detenuti in Israele allo stremo’

(ANSA) – ROMA, 9 MAG – Lo sciopero della fame di oltre 1.800 detenuti palestinesi nelle carceri israeliane, arrivato al 23/o giorno, “è entrato in una fase molto critica, pericolosa per la loro salute, e tale da mettere a repentaglio la loro vita”. Lo ha denunciato l’ambasciatrice palestinese in Italia, Mai Alkaila, in una conferenza stampa. La pubblicazione del falso video in cui il promotore della protesta Marwan Barghouti (leader di Fatah in prigione in Israele con 5 ergastoli), in cui l’esponente sembra “tradire” il digiuno “è una bassezza, che conferma “la debolezza” di Israele e la “sconfitta dell’ occupazione di fronte alla determinazione dei detenuti”. Una determinazione, ha sottolineato, “che li fa andare avanti con lo sciopero nonostante stiano già molto male”. Foad Aodi, Presidente della Comunità del Mondo Arabo in Italia (Co-mai), ha denunciato il silenzio dei media italiani, e chiesto al governo italiano di inviare una commissione parlamentare in Israele per verificare la condizione dei detenuti palestinesi.