Usa, verso stretta sui tablet in volo anche dall’Europa

NEW YORK. – Dall’Europa agli Stati Uniti senza laptop, tablet e giochi elettronici, in un volo transatlantico ‘isolato’. Dopo la stretta sui dispositivi elettronici da 10 aeroporti del Medio Oriente, l’amministrazione Trump valuta se adottare misure analoghe per i voli dal Vecchio Continente.

“Si stanno valutando i pro e i contro”, riferiscono alcune fonti alla Cbs. E una decisione potrebbe arrivare fra poche settimane, quindi prima dell’estate, la stagione più trafficata sulle rotte dell’Atlantico. “Continuiamo a valutare le direttive sulla base delle informazioni di intelligence, e effettueremo modifiche alle disposizioni attuali se sarà necessario per garantire la sicurezza dei passeggeri”, afferma l’autorità per la sicurezza dei Trasporti americana, che fa capo al Dipartimento per la Sicurezza Nazionale.

L’amministrazione Trump sta valutando con le compagnie aeree la fattibilità, ma anche l’impatto di un possibile ampliamento del divieto. Incontri che vanno avanti da tempo, e durante i quali i colossi dei cieli americani non hanno nascosto la loro contrarietà alla misura. Per le compagnie a stelle e strisce infatti l’effetto economico potrebbe essere pesante, così come le ripercussioni per l’amministrazione.

A dispetto del bando dai 10 aeroporti mediorientali, la posta in gioco del divieto dall’Europa è più alta, da un punto di vista diplomatico e non solo. Da un lato il bando sui voli del Vecchio Continente mostrerebbe la coerenza e l’onestà dell’amministrazione, che ha imposto quello dagli scali mediorientali per reali motivi di sicurezza e non per protezionismo, come paventato dai critici. Con il divieto dall’Europa infatti chiuderebbe una delle possibili vie alternative di eventuali terroristi per aggirare il bando dal Medio Oriente, che non si applica sui voli in connessione.

Ma le tratte transatlantiche sono molto importanti per American Airlines, United e Delta. Le tre compagnie non sono state interessate dal bando del Medio Oriente perché non presenti nei dieci scali in questione. Al contrario hanno beneficiato del bando che ha costretto compagnie come Emirates, a ridimensionare il loro servizio verso gli Stati Uniti.

E considerando la guerra in corso fra i vettori a stelle e strisce e quelli mediorientali che stanno mangiando loro quote di mercato, molti critici hanno parlato di aiuto indiretto di Trump all’industria aerea americana. Se il bando verrà esteso all’Europa, questa ipotesi verrebbe a cadere e l’amministrazione Usa si metterebbe al riparo dalle accuse. Il divieto potrebbe arrivare prima dell’estate, creando danni economici alle compagnie aeree.

Il bando peserebbe soprattutto sulla redditizia business class, impedendo di lavorare ai passeggeri che viaggiano proprio per affari. Il timore è che se il tempo in volo divenisse improduttivo, il numero dei manager che viaggiano potrebbe calare.

(di Serena Di Ronza/ANSA)

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