44 il bilancio dei morti durante le proteste

CAR13. CARACAS (VENEZUELA), 04/05/2017.- Un manifestante recibe ayuda de sus compañeros tras resultar herido durante un enfrentamiento con policías antimotines hoy, jueves 4 de mayo de 2017, en Caracas (Venezuela). Los cuerpos de seguridad dispersaron con gases lacrimógenos la manifestación de estudiantes que se concentró en la Universidad Central de Venezuela (UCV) para intentar trasladarse hasta la sede del Ministerio de Interior y Justicia, ubicada en el centro de Caracas. EFE/Miguel Gutiérrez

CARACAS.- È salito a 44 il numero dei decessi provocati dalle proteste nel paese. L’ Osservatorio Venezuelano per la Conflittualità Sociale (Ovcs) ha registrato 946 manifestazioni dallo scorso aprile al 7 di maggio e delle 44 morti, soltanto 37 sono state riconosciute dal Pm. Gli Stati con il maggior numero di proteste sono Distrito Capital, Carabobo, Miranda, Aragua e Lara. I saccheggi a negozi e mezzi di trasporto contabilizzati durante questi 37 giorni sono 63 e ci sono stati più di 1700 detenuti nel paese.

Ma si crede che  la violenza sia aumentata da quando è in atto il Plan Zamora di Maduro. Il piano promuove e consolida l’intervento  delle Forze Armate Nazionali con gruppi di civili armati  per “mantenere” l’ ordine pubblico. “Queste sono azioni contro i diritti umani, atti che aumenteranno le denunce che abbiamo già contro lo stato venezuelano” ci tiene a chiarire l’Ovcs.

L’ Osservatorio, come tante altre Ong,  esige di porre fine ai processi fatti a civili da parte di tribunali militari perché sono una  violazione allo stato di diritto, in chiaro contrasto con gli articoli 49 2 261 della Costituzione e gli articoli 2.3 e 14 del Patto Internazionale dei Diritti Civili e Politici (Pidcp)