Migranti: irreperibili 28mila minori non accompagnati

Toscana , Carabinieri unita cinofila con i cani con olfatto molecolare di razza Blood Hound per la ricerca delle persone scomparse. ANSA/MAURIZIO DEGL INNOCENTI
Toscana , Carabinieri unita cinofila con i cani con olfatto molecolare di razza Blood Hound per la ricerca delle persone scomparse 22 marzo 2014
ANSA/MAURIZIO DEGL INNOCENTI

ROMA. – Sono 43.665 le persone che risultano irreperibili in Italia. Un numero enorme nel quale rientrano casi molto diversi: persone adulte che si sono allontanate volontariamente, altre che non sono tornate a casa perché senza memoria, 106 potrebbero essere vittime di un reato, 114 minori italiani sono fuggiti dalle case-famiglia. Degli oltre 43mila, la maggior parte però sono stranieri che, una volta arrivati in Italia si sono resi irreperibili, 34.891 di cui 27.995 sono minori non accompagnati.

E’ quanto emerge dalla relazione del Commissario straordinario per le persone scomparse, il prefetto Vittorio Piscitelli, presentata al Viminale. Lo scorso anno c’è stata un’impennata delle scomparse di minori stranieri soli, un aumento del 28%. “Un fenomeno che ci allarma perché parliamo di categorie fragili”, ha spiegato il prefetto, sottolineando che il dato “dal 2012 tende a salire, ma lo scorso anno c’è stato un exploit, passando da 8 mila a quasi 28mila”.

Un dato così significativo – ha detto anche il sottosegretario all’Interno Domenico Manzione – determina preoccupazioni anche per il “possibile impiego in organizzazioni criminali nazionali e internazionali”.

Secondo i dati del Sistema Informativo Interforze, nel corso nel 2016 sono state presentate 22.483 denunce di scomparsa, di queste il 66% si riferisce a cittadini stranieri, di cui l’88% (oltre 13mila) minorenni allontanatisi dai centri di accoglienza o dalle case-famiglia.

Gli italiani per i quali è stata presentata denuncia di scomparsa sono 7.755. Ma se l’84% degli italiani viene ritrovata nell’arco di pochi giorni o ore, solo uno straniero su tre viene ritrovato. Molti cercano di raggiungere le proprie comunità d’origine all’estero. Proprio per la stretta relazione tra migrazione e scomparse, è la Sicilia la regione dove il numero è più significativo – sono oltre 10mila le persone irreperibili – e qui è stato registrato anche l’incremento più significativo, del 31,7%. Per lo stesso motivo, in Sicilia ci sono anche 1.704 cadaveri non identificati.

Nella relazione, il Commissario sottolinea proprio che la gestione “del fenomeno dei corpi senza nome continua a rappresentare un impegno notevole per le esigue risorse di uomini e mezzi”. Intanto la Camera ha approvato la mozione che impegna il governo all’identificazione dei migranti deceduti nel Mediterraneo, che chiede il “potenziamento sia sul piano ordinamentale che finanziario” dell’ufficio del Commissario e di sostenere le task-force inter-istituzionali per la raccolta dei dati post mortem e l’identificazione dei corpi ancora senza nome dei migranti.

Vi è, infatti, un “modello italiano” che vede impegnate tredici università italiane, con capofila la professoressa Cristina Cattaneo di Milano, per il processo di identificazione delle corpi senza nome recuperati in mare.