Ombre sulla morte del funzionario del nostro Consolato

SIENA – Accertamenti tecnici anche di natura non ripetibile su sei chiavette Usb appartenute a Mauro Monciatti, il diplomatico italiano originario di Sinalunga (Siena) trovato morto nella sua abitazione di Caracas (Venezuela) il 6 giugno 2016.

La perizia si svolgerà domani al Reparto Tecnologie informatiche del raggruppamento Carabinieri Investigazioni Scientifiche di Roma su disposizione del pm Elisabetta Ceniccola.

– Abbiamo fondato motivo di ritenere che alcuni giorni dopo il decesso di Monciatti il contenuto di alcune chiavette sia stato cancellato – afferma il legale della famiglia Monciatti, Andrea Mugnai -. Monciatti era a capo dell’amministrazione contabile del Consolato generale italiano a Caracas – sottolinea Mugnai ipotizzando che tra i files cancellati “ci siano stati dei documenti anche un po’ inquietanti”.

Secondo il legale dei familiari di Monciatti i files sarebbero stati manomessi il 7 giugno, giorno successivo al ritrovamento del cadavere e tre giorni dopo il decesso. Proprio per ricordare Monciatti e chiedere giustizia, la famiglia il prossimo 2 giugno organizzerà a Sinalunga una camminata, realizzata in collaborazione con l’amministrazione comunale e l’Atletica Sinalunga. Durante l’iniziativa sarà avviata una raccolta firme da inviare al presidente della Repubblica Sergio Mattarella chiedendo “collaborazione e di darci una mano ad andare avanti perché in questo momento siamo a un punto zero”, ha dichiarato ai microfoni dell’emittente tv Rtv38 la moglie di Monciatti, Valentina Novikova.

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