Al via G7 Finanze, Padoan: “Ora ricostruire la fiducia”

ROMA. – Ricostruire la fiducia dei cittadini provata dagli anni della crisi e dallo scetticismo imperante (non solo nei confronti dell’euro). E promuovere processi di crescita sempre più inclusivi, per combattere le disuguaglianze crescenti. Alla vigilia dei lavori dei ministri delle Finanze, il ministro dell’Economia Pier Carlo Padoan rimette in fila le priorità della presidenza italiana del G7, che saranno approfondite alla ministeriale di Bari prima di essere affrontate dai capi di Stato e di governo al summit di Taormina del 27 e 28 maggio.

“La Presidenza italiana del G7 – ha detto Padoan proprio a Bari, all’inaugurazione dell’anno accademico dell’Università – sta promuovendo l’idea che i governi debbano adottare politiche finalizzate a rispondere all’aspettativa dei cittadini di migliorare le proprie condizioni di vita”.

“Per rispondere a questa esigenza – ha detto ancora – abbiamo proposto un programma su tre pilastri: la tutela dei cittadini; la sostenibilità economica, ambientale e sociale e riduzione delle disuguaglianze; e innovazione, competenze e lavoro nell’era della Nuova Rivoluzione della Produzione”.

Proprio le strategie per una ‘transizione’ digitale il più possibile indolore sul fronte del mercato del lavoro saranno al centro anche della settimana dell’Innovazione di fine settembre a Torino. Intanto a Bari, scelta come Taormina per mostrare ai governi un Sud “bello e dinamico”, i ministri delle finanze si occuperanno appunto di come favorire la crescita, che deve fare perno su un rilancio degli investimenti soprattutto in Europa:

“L’austerità è una parola che non si sente più da tempo. Il problema è quello di conciliare la crescita con la sostenibilità della finanza pubblica, e quindi politica di bilancio ma anche riforme strutturali” ha detto ancora il ministro, che ha ‘spiegato’ il G7 anche agli studenti del liceo Orazio Flacco di Bari.

Tra i temi sul tavolo, ha ricordato Padoan, anche cybersecurity e la “sicurezza economica”, da implementare per “bloccare le risorse che vanno ai mercanti di morte”. Se resterà sullo sfondo il tema del protezionismo, che sarà affrontato direttamente a Taormina, il vertice di Bari sarà invece l’occasione per fare un punto sulla tassazione dell’economia digitale. E l’invito che arriva anche dalle fila del Pd, con Francesco Boccia, è quello di incalzare per prima proprio l’amministrazione Usa visto che le “resistenze più forti” sulla web tax “arrivano dagli Stati Uniti”.

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