La protesta in Venezuela, ancora una vittima della repressione

CARACAS – Una nuova vittima si aggiunge alla già lunga, troppo lunga lista dei morti a causa della violenta, a volte innecessaria, con cui le forze dell’Ordine reprimono ogni manifestazione di protesta contro il governo del presidente della Repubblica, Nicolàs Maduro. In un primo momento si è pensato che Miguel Castillo, giornalista di 26 anni, fosse stato raggiunto, da una granata lacrimogene sparata con estrema freddezza e incomprensibile crudeltà a bruciapelo, proprio come accaduto a Juan Pernalete, studente dell’Università Metropolitana, nel quartiere Altamira.

Si è poi potuto accertare che il giovane, figlio di una funzionaria amministrativa del Comune di Baruta, stava assieme ad altri nel quartiere della Mercedes quando è stato raggiunto da una sfera metallica che gli ha perforato il cuore. Sul caso, ora, indagheranno gli inquirenti ma pare certo che invece dei soliti pallettoni di gomma, alcuni agenti dell’Ordine hanno sparato cartucci modificati con cariche di pallini di metallo.

Non si sa con certezza se Castillo stesse manifestando o “coprendo” la manifestazione come giornalista. Ma poco importa visto che oramai le forze dell’Ordine sparano anche contro giornalisti, fotografi, operatori televisivi per evitare che possano svolgere il loro lavoro.

“Procuratrice Luisa Ortega Dìaz – ha scritto in un tweet il Sindaco Gerardo Blyde dopo aver dato notizia del decesso di Castillo – vogliamo giustizia”.

Miguel Castillo è arrivato ormai senza vita alla Clinica Las Mercedes dove è stato immediatamente ricoverato dopo essere stato colpito.