Ora Trump rischia davvero l’impeachment

WASHINGTON. – Il Russiagate rischia di essere “devastante” per Donald Trump. E un impeachment del presidente americano “è decisamente tra le possibilità future”. Parola di John Hudak, uno dei massimi esperti americani di governance e vice direttore degli studi sulle istituzioni pubbliche del think-tank più prestigioso di Washington, il Brookings Institution.

Intervistato dall’ANSA, Hudak spiega che “se le indagini dell’Fbi scopriranno una collusione con la Russia durante la campagna elettorale di Donald Trump e se verrà alla luce che il presidente ha mentito o sta cercando di bloccare o manipolare le indagini su membri del suo staff, ebbene ci sarebbero le basi per l’impeachment”.

“Al momento non sappiamo ancora se il Congresso Usa o l’Fbi siano in possesso di informazioni del genere – aggiunge lo studioso – ma lo scandalo è potenzialmente devastante per il presidente”. Anche se per Hudak i riferimenti continui al Watergate, in questi giorni citato da molti in seguito al licenziamento del direttore dell’Fbi James Comey, “sono inutili e probabilmente fuorvianti”.

“Non c’è alcun bisogno di riportare alla memoria quello scandalo – spiega – perché questo che abbiamo di fronte è uno scandalo talmente serio di per sé, è una realtà con cui stiamo facendo i conti, che può minacciare l’ordine democratico degli Stati Uniti”.

Quanto al licenziamento in tronco e senza preavviso del direttore dell’Fbi, Hudak ha ricordato che un atto simile “è previsto costituzionalmente, ma le sue implicazioni politiche sono allarmanti se il licenziamento mira ad ostacolare le indagini sulle possibili collusioni russe”.

Sulle indagini stesse sull’influenza russa nelle elezioni americane del 2016 e sulla campagna elettorale di Trump, Hudak invece non ha dubbi: “Continueranno sia all’Fbi che in Congresso. Anzi le indagini si intensificheranno proprio per l’allontanamento di Comey, che appare politicamente motivato. Ricordiamoci che le indagini sono portate avanti giorno dopo giorno da ufficiali dell’Fbi di carriera, non nominati politicamente e di cui nessuno sa i nomi”.

(di Nicoletta Nencioli/ANSA)

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