Renzi furioso sul caso vaccini: “Il governo si coordini”

Sportello vaccinazioni in un ospedale. Provax
Sportello vaccinazioni in un ospedale.

ROMA. – Un passo falso inaccettabile proprio su un tema, i vaccini, su cui Matteo Renzi è impegnato in un affondo quasi quotidiano contro i 5 stelle, finiti per la loro posizione anche nel mirino del Nyt. Matteo Renzi si sfoga così con i suoi dopo l’annuncio da parte del ministro Beatrice Lorenzin di un decreto, poco dopo smentito dal governo. “Nel governo manca un coordinamento e l’impressione è che ognuno fa quello che gli pare”, è la reazione al Nazareno, dove il segretario dem aveva riunito i vertici dei gruppi, la ministra Finocchiaro e la sottosegretaria Boschi proprio “per evitare casini” nel raccordo tra partito, governo e Parlamento.

Raccontano che il premier Paolo Gentiloni non fosse stato informato dell’iniziativa del ministro della Salute nè il decreto era stato all’esame del pre-consiglio in vista della riunione di domani alle 11. L’impressione, inaccettabile per i renziani, è che Lorenzin, senza informare nè il presidente del consiglio nè il governo, abbia voluto farsi bella su un tema molto popolare.

Sull’obbligo dei vaccini, secondo il modello adottato in Emilia Romagna, “noi siamo convintamente a favore – spiega il portavoce dem Matteo Richetti – perchè sul tema c’è una pericolosa confusione e ambiguità e dai dati emerge che cresce il numero di persone che decidono di non avvalersi dei vaccini”.

Il problema, dunque, non è quindi il merito del provvedimento ma il metodo e la comunicazione seguita. “Se Ap vuole fare campagna elettorale dal governo, è meglio che stia attenta…”, è l’avviso dal sapore di minaccia dei renziani. Una rabbia dovuta al fatto che, secondo i sondaggi mostrati nel pomeriggio dal segretario durante la cabina di regia, il Pd sta risalendo rispetto a M5S “proprio perchè sta lontano dalle beghe politiche e si occupa di cose concrete, come i vaccini o la pulizia di Roma”.

Ed invece il “giallo” sul decreto, annunciato e poi smentito, dà fiato ai pentastellati, osservano al Pd. Era proprio per migliorare il lavoro del Pd che Renzi aveva tenuto a battesimo la cabina di regia, che si riunirà a cadenza settimanale.

“Siamo collaborativi con il governo, questo è un modo per aiutarlo non per commissariarlo, evitiamo casini invece di crearli” è stata l’indicazione del leader dem che ha spinto per portare in aula il 24 maggio il ddl Richetti sui vitalizi, facendo poi il punto su altri provvedimenti all’odg delle Camere come il ddl Concorrenza e quello penale, su cui il tentativo è quello di approvarlo senza mettere la fiducia.

“Occhio a come scriviamo i provvedimenti ma anche a come li comunichiamo”, si era premurato Renzi prima dello ‘scivolone’ sul caso vaccini.

(di Cristina Ferrulli/ANSA)