Le prime tre mila unioni civili. Ministro Orlando: “Ora le adozioni”

ROMA. – In un anno 3 mila “sì”: un bilancio più che positivo quello tracciato dal Pd, che si è intestato con “orgoglio” il varo di una “legge di civiltà” che ha visto la luce 12 mesi fa dopo un parto tormentato. E oggi i senatori Pd che più di altri si sentono i legittimi vincitori di quella dura battaglia, hanno celebrato a Palazzo Madama la ricorrenza insieme alla “madrina” Monica Cirinnà e al ministro della Giustizia Andrea Orlando.

Ed è stato proprio il guardasigilli, pur riconoscendo il valore di quella conquista, a mettere i piedi nel piatto sollevando il problema delle adozioni, un tema spinoso che alla fine era stato accantonato proprio per consentire alla legge di arrivare al traguardo.

Ecco, nel primo anniversario delle unioni civili, Orlando ha voluto riportare sotto i riflettori la stepchild adoption: “Credo resti aperto il tema della genitorialità che deve trovare risposta per tutti. Un obiettivo che non possiamo far cadere nel vuoto”, ha osservato Orlando facendo intendere che quel capitolo non è affatto chiuso. Un tema sensibile, quello delle adozioni che aveva bloccato a lungo la legge contro la quale aveva battagliato con virulenza Carlo Giovanardi.

Non sorprende dunque che sia tutto negativo il bilancio del senatore, paladino del no alle unioni civili: “Una legge nata male e scritta peggio che ha maliziosamente aperto la porta a sentenze della magistratura che hanno sdoganato la vergognosa pratica dell’utero in affitto e l’adozione dei bambini da parte di coppie gay”, il “vero obiettivo delle associazioni LGBT”.

E a nuove battaglie parlamentari si prepara Giovanardi dopo l'”ordine del giorno” ideale messo a punto dal capogruppo al Senato Luigi Zanda: “Presto il Senato approverà due leggi di grande valore storico, la legge sul testamento biologico e quella sulla cittadinanza”.

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