Migranti: presidio Fi a Iglesias contro centro permanenza

(ANSA) – IGLESIAS, 12 MAG – Cittadini comuni e forze politiche del centrodestra si sono ritrovati in presidio contro l’apertura del Centro di permanenza per i rimpatri (Cpr) nell’ex carcere di Iglesias, nel Sulcis, già al centro di aspre polemiche. Il “Comitato contro il Cpr” è pronto alla mobilitazione di piazza e nei prossimi giorni ci sarà un incontro in prefettura a Cagliari, durante il quale potrebbe esserci un nuovo sit-in. Diversi gli iglesienti preoccupati che hanno preso la parola al microfono per sottolineare che “non si tratta di contrarietà all’integrazione, ma senza lavoro nel nostro territorio non ci può essere alcuna integrazione”. Il coordinatore regionale di Forza Italia, Ugo Cappellacci, ha lanciato un monito alla Giunta Pigliaru: “in piazza oggi non ci sono parti politiche, ma i cittadini sardi che stanno dicendo basta. Non voglio neanche immaginare che si possa arrivare a situazioni pericolose, ma con questo modo di fare si sta alimentando il razzismo – ha attaccato – Non possono neppure nascondersi dietro un ‘abbiamo le mani legate’, perchè in Veneto il governatore Zaia ha già detto che non ci saranno centri di permanenza”. Secondo Cappellacci, “il business dell’accoglienza in Sardegna fattura 250 mln di euro l’anno” e “l’Isola non può diventare la Lampedusa d’Italia”. “Io sono per l’accoglienza ma solo il 5% di quelli che sbarcano qui arriva da situazioni drammatiche di guerra o altro: e il resto?”, si è chiesto l’ex governatore. “L’intera città di Iglesias si sta ribellando ma non basta, bisogna essere in grado di far sentire la protesta e bisogna che ci armiamo di coraggio e scendiamo in strada”, ha detto il capogruppo Udc in Consiglio regionale, Gianluigi Rubiu. Per il vicepresidente del Consiglio regionale, l’esponente sulcitano di Fi Ignazio Locci, “la città è ancora una volta chiamata a difendere i propri diritti e la propria dignità. Questa struttura che abbiamo le nostre spalle è stata dichiarata inagibile per i carcerati perché non funzionava il riscaldamento, mentre ora la stessa struttura è immediatamente diventata agibile per ospitare immigrati: questa è una vergogna ed è uno schifo”. (ANSA).