Mons. Sorondo”: Il Papa convincerà Trump sui cambiamenti climatici”

Terra mai così calda negli ultimi 115mila anni
Terra mai così calda negli ultimi 115mila anni

CITTA’ DEL VATICANO. – “Personalmente penso che il Papa lo convincerà”. Così il cancelliere della Pontificia Accademia delle Scienze, monsignor Marcelo Sanchez Sorondo, risponde sul fatto se il tema del mutamento climatico, cui il Papa ha dedicato la sua enciclica Laudato Si’, entrerà nell’udienza al presidente americano Donald Trump, in programma in Vaticano il 24 maggio prossimo.

Per Sanchez Sorondo, le scelte adottate sul clima da Trump, con una svolta a ‘U’ rispetto agli impegni assunti dal suo predecessore Barack Obama, “sono contro la scienza, prima che in controtendenza con quanto dice il Papa. In campagna elettorale ha detto addirittura che è un’invenzione dei cinesi per criticare l’America. Ma questo presidente ha già cambiato su varie cose, quindi forse anche su questo”.

E anzi “oggi proprio i cinesi sono molto collaborativi sugli impegni presi sul clima con l’accordo Cop 21 di Parigi”. Il vescovo argentino, oggi intervenuto presso l’Università della Santa Croce a un incontro per i due anni dell’enciclica ‘verde’ di Bergoglio, rivela che “quando preparava la Laudato Si’, le lobby del petrolio hanno fatto di tutto perché il Papa non dicesse quello che ha detto, cioè che la causa del mutamento climatico è l’attività umana che utilizza materiale fossile.

Forse i petrolieri volevano un’enciclica ‘light’, molto romantica, sulla natura, senza dire niente. Invece il Papa ha seguito quello che dice la comunità scientifica. Se il presidente non segue la scienza è un problema del presidente”.

E sul fatto che il Papa “convincerà” Donald Trump, Sorondo spiega meglio che “si metteranno d’accordo, perché il presidente dice di essere un cristiano, e quindi ascolterà: proprio in quanto cristiano, Francesco qualcosa gli potrà dire di sicuro”.

Mons. Sanchez Sorondo, da quasi vent’anni cancelliere alle Pontificie Accademie delle Scienze e delle Scienze sociali, stretto collaboratore di Bergoglio che gli ha affidato dossier di studio su temi a lui cari come il riscaldamento globale, l’emergenza migranti, la tratta di esseri umani, la gestione delle risorse naturali e di recente la democrazia partecipativa, sottolinea che oggi “anche i grandi capitali, che finora hanno investito nelle energie fossili, cominciano a essere preoccupati per gli effetti sul cambiamento climatico, e vedono nuove opportunità di investimento e ricerca per trovare differenti soluzioni energetiche, pulite o rinnovabili”.

Ci sono Paesi che stanno “più avanti” in questo, “come la Germania”, ma anche altrove la tendenza sta prendendo piede, “anche perché l’energia da combustibili fossili (carbone e petrolio) costa moltissimo”. “In America i petrolieri – osserva -, oltre a essere quelli che più guadagnano, hanno anche un sacco di vantaggi, sono sovvenzionati dallo Stato, col risultato che sono i poveri che pagano per i ricchi”.

La Pontificia Accademia insiste su questi temi, e Sorondo annuncia per novembre un incontro sugli effetti del cambio climatico sulla salute umana. Lamenta anche come il dietrofront di Trump rispetto agli impegni su Cop 21 presi da Obama è stato favorito dal fatto che quest’ultimo “ha proceduto con un decreto, senza passare dalle Camere, cosa che ora ha potuto fare anche il suo successore”.

Ma la cosa grave è che “il presidente americano influisce, ora si mettono in dubbio le affermazioni della scienza”, “si arriva a negare una verità”, ricordando che proprio durante la Conferenza di Parigi si scoprì che studiosi negazionisti erano pagati dalla lobby petrolifera.

Mons. Sorondo rimarca come gli effetti del ‘global warming’ siano anche la crisi migratoria e le nuove schiavitù, “cose spaventose che coinvolgono decine di milioni di persone”, ma rileva gli influssi positivi del documento papale sull’opinione mondiale. “Da noi – ricorda – sono venuti Ban Ki-moon e suoi consiglieri come Jeffrey Sachs, perché noi possiamo appoggiare le loro visioni sull’argomento. Anzi, le diverse religioni possono agire insieme in difesa della casa comune”.

(di Fausto Gasparroni/ANSA)

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