Pressing Fi: “Cambiare l’Italicum bis”. Pd pensa di bocciarlo

ROMA. – All’indomani della presentazione del testo base della nuova legge elettorale, il cosiddetto ‘Italicum bis’, in Commissione Affari Costituzionali i partiti si preparano alla guerra dei numeri. Gli occhi sono puntati sulla maggioranza ed in particolare sul Partito Democratico, apertamente contrario al testo approdato commissione e pronto a tornare alla carica sul cosiddetto ‘tedesco corretto’ che prevede un mix tra proporzionale e maggioritario: “Il nostro obiettivo è la governabilità”, ribadisce il segretario del Pd Matteo Renzi pur riconoscendo che il suo partito da solo non ha i numeri.

Chi boccia senza appello un ritorno al proporzionale è Romano Prodi: “Una legge elettorale non è fatta per fare una fotografia, ma per dare un governo stabile e mi auguro venga fatta. Con una legge proporzionale e molti partiti il problema si apre dopo”.

E se le critiche dei Dem sono chiare, altrettanto limpida è la posizione di Forza Italia che non arretra dal modello proporzionale giocando di sponda con una parte dei centristi e con il Movimento Cinque Stelle pronto ad aprire un dialogo anche sull’Italicum bis. Ma stando ai conti fatti dal verdiniano Massimo Parisi, il testo presentato da Mazziotti è “di minoranza” perchè sostenuto da gruppi che a Montecitorio arrivano al 44%.

Numeri alla mano, spiega il deputato di Ala, la somma di chi si è detto ufficialmente contrario all’Italicum bis o comunque a parti di esso (Pd, Ala, Lega, fittiani, socialisti, Sinistra Italiana e minoranze linguistiche) rappresenta la maggioranza in Aula. E se la stessa proiezione viene fatta in Commissione, il testo base dovrebbe avere vita breve.

Il condizionale però è d’obbligo visto che le trattative per modificare il testo potrebbero riservare delle sorprese. Ne sono convinti gli azzurri che su input di Silvio Berlusconi non hanno nessuna intenzione di fare compromessi che mettano in discussione l’impianto proporzionale:”Adesso si faccia sul serio. Basta fughe in avanti e brusche frenate, basta giochetti”, è la richiesta di Renato Brunetta che a nome del partito annuncia la presentazione di emendamenti che puntano sul premio alla coalizione e collegi invece delle preferenze.

Il Movimento Cinque Stelle che non ha chiuso la porta all’Italicum bis si appella al presidente della Repubblica Sergio Mattarella: “Ci dia una mano ad arrivare a un punto di caduta – chiede Luigi di Maio – perche’ se ogni volta che apriamo, il partito di maggioranza spariglia, mettendo un’altra legge sul tavolo, non ne usciamo più”.

Punta il dito con il Pd il segretario di Sinistra Italiana Nicola Fratoianni: “Siamo di fronte ad una scena imbarazzante. Il Pd annuncia che non votera’ il testo base per la nuova legge elettorale che e’ praticamente la ripetizione della sua proposta di legge . Insomma siamo di fronte a schermaglie fatte tutte di tattica con l’obiettivo di non fare nulla”.

(di Yasmin Inangiray/ANSA)

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