Secondo fonti Ue, a rischio scambi intelligence con Usa

BRUXELLES. – La lingua lunga di Donald Trump preoccupa gli alleati europei e potrebbe mettere a rischio il vitale scambio di informazioni di intelligence tra le sue sponde dell’Atlantico. Mentre negli States divampa il dibattito sulla gravità delle rivelazioni fatte dal tycoon al ministro degli esteri russo Lavrov sul piano dell’Isis di trasformare in bombe i tablet e gli altri device elettronici che finora è stato possibile imbarcare nei viaggi aerei, in Europa non manca chi ipotizza che l’inaffidabilità di Trump possa ostacolare la già non facile collaborazione tra 007.

Fonti del servizio diplomatico Ue sostengono che “l’Unione europea condivide l’intelligence con gli Usa e continuerà a farlo” e che “gli Usa condivideranno con noi qualsiasi cosa pensano di dover condividere, così come se noi avremo bisogno di qualche informazione la chiederemo e probabilmente avremo risposte positive, come succede tra alleati”.

Ma un alto funzionario di un servizio segreto europeo ha riferito alla AP, con il patto di non rivelare la nazionalità, che il suo paese potrebbe smettere di scambiare informazioni con gli Stati Uniti perché “potrebbe essere pericoloso per le nostre fonti”.

Ed il presidente della Commissione parlamentare di controllo sull’ intelligence del Bundestag tedesco, il socialdemocratico Burkhard Lischka, in una nota ha dichiarato che “sarebbe molto inquietante” se fosse confermato l’episodio rivelato dallo scoop del Washington Post. Trump, ha sottolineato il parlamentare, “ha accesso a informazioni sensibili ed esclusive in tema di lotta al terrorismo”. Quindi, se il presidente americano “passa informazioni ad altri paesi come gli pare, allora diventa un rischio per la sicurezza di tutto il mondo occidentale”.

E’ facilmente immaginabile che il tema verrà affrontato anche nei colloqui a margine del vertice straordinario della Nato, in programma il 25 maggio a Bruxelles, dove emergerà inevitabilmente l’inquietudine dei paesi dell’est, ipersensibili ad ogni concessione alla Russia. In quella occasione Trump ribadirà la richiesta agli europei di alzare il livello di spesa militare, ma sul tavolo ci sarà anche il potenziamento dell’azione dell’Alleanza in chiave anti-terrorismo. Che si fonda appunto sullo scambio di informazioni.

(di Marco Galdi/ANSA)