Cannes, Bellucci: “Il cinema come la vita, è pura emozione”

Monica Bellucci bacia Christian Lutz durante la cerimonia d'apertura del 70/esimo Festival di Cannes. (ANSA/AP Photo/Thibault Camus)
Monica Bellucci bacia Christian Lutz durante la cerimonia d’apertura del 70/esimo Festival di Cannes. (ANSA/AP Photo/Thibault Camus)

CANNES. – “Una femminilità che esplode” chiude con una battuta Monica Bellucci il giorno dopo della serata dell’aperture del 70/o Festival di Cannes che l’ha vista madrina e protagonista sul palco con un vaporoso abito blu tutto di veli che le faceva intravedere il seno. “Ho cominciato in italiano, dicendo signore e signori, perché così mi sono messa in contatto con la mia storia e ho subito avuto la temperatura giusta per andare avanti”, prosegue l’attrice che in una stanza al secondo piano dell’hotel Majestic parla alla stampa italiana.

“Sono stata libera di scrivermi quello che volevo dire sul palco e in piena creatività, di questo ringrazio il Festival”. Per lei è l’ottava volta a Cannes, “dalla prima montée des marches nel 2000 a braccetto con Gene Hackman e Morgan Freeman”.

L’attrice è nel cast composto da oltre 200 persone, dell’atteso ritorno di Twin Peaks 25 anni dopo. E’ tenuta al silenzio sul ruolo ma intanto dice: “Lynch mi ha chiamata per propormi una cosa senza specificarmi di più. E’ uno di quei registi cui non puoi dire di no perché ami il cinema e io sono una di quelle attrici per le quali un attimo o quattro ore di film sono la stessa cosa, l’importante è saper cogliere il momento magico e non ha importanza quanto spazio avrai. Faccio questo mestiere – continua – perché è legato all’emozione ed è imprevedibile come la vita”.

Tra i nuovi progetti c’é una serie tv che vorrebbe produrre e della quale non dice ancora niente, mentre ha accettato un piccolo ruolo nella serie che sta preparando Nicola Ammanniti. Secondo le voci di mercato ha un ruolo importante nel film con Alec Baldwin e Antonio Banderas su Ferrari e Lamborghini ma anche qui è no comment.

Si augura come ha detto alla cerimonia di apertura, che ci sia sempre più attenzione alle donne: “ci sono 12 film con la regia al femminile e un presidente di giuria come Pedro Almodovar che le ama”. Sul dibattito Netflix fa bene o male al cinema, che ieri ha tenuto banco con le dichiarazioni di Almodovar, la Bellucci dice: “ci sono tanti modi di comunicare. Io vedo le mie figlie che riescono a fare con un telefono tante cose che a me non riescono e nel frattempo parlarti, come se i nostri ragazzi avessero il 3D nel cervello”.

Infine una dichiarazione sul suo modo di essere: “io sono una persona lenta, arrivo sempre dopo, faccio i figli dopo i 40 anni, faccio fatica a dimenticare, sono lenta come una balena”.

(dell’inviata Alessandra Magliaro/ANSA)