Uccise moglie e sgozzò figlia, chiesta conferma ergastolo

(ANSA) – TRIESTE, 19 MAY – Rigetto dell’appello e conferma della sentenza di condanna all’ergastolo: è la richiesta della pubblica accusa nel processo in Corte d’Assise a Trieste nei confronti di Abdelhadi Lahmar, il marocchino che nell’aprile 2015, a Pordenone, uccise la moglie e sgozzò la figlia di soli sei anni. La parte civile si è limitata ad associarsi alle richieste della Procura. Il difensore dell’imputato, Gianluca Liut, ha invece illustrato una memoria in cui ha chiesto il rinvio della discussione del processo al fine di consentire il deposito di una perizia psichiatrica di parte sulla base di una certificazione rilasciata dal direttore dell’unità operativa di psichiatria di Trento dottor Claudio Agostini, che ha visitato più volte in carcere il Lahmar e, secondo il quale, l’imputato potrebbe risultare affetto da una “psicosi di matrice depressiva che nel momento dell’omicidio avrebbe limitato, se non addirittura compromesso o annullato la capacità di intendere di volere dell’assassino, reo confesso”. “Lahmar non ha mai chiesto l’assoluzione – ha detto Liut al termine del suo intervento in aula -: invoca solo l’applicazione di una sanzione giusta una volta accertato il suo stato psichico nel momento del fatto. Ho chiesto alla Corte d’assise di accogliere la mia richiesta di rinnovazione della perizia psichiatrica per fugare ogni dubbio sulla capacità o meno di intendere di volere dell’imputato al momento del fatto. Ciò per evitare di condannare un soggetto non imputabile e così facendo di aggiungere orrore ad orrore in questa tragedia della follia che ci vede tutti perdenti”. (ANSA).