Parlamento: legge elettorale e manovra alla Camera

ROMA. – Settimana alla Camera ancora all’insegna di legge elettorale e manovra fiscale. Mentre al Senato potrebbe cominciare a far discutere un provvedimento approvato da una larga maggioranza in commissione Giustizia a gennaio che prevede condanne più severe (sino alla metà della pena) per i reati contro la Pubblica Amministrazione se a commetterli sono stati magistrati e avvocati.

Il provvedimento, primo firmatario l’ex Guardasigilli Francesco Nitto Palma (FI), stabilisce ad esempio che il magistrato condannato per concussione rischi fino a 18 anni di carcere (la pena ora è dai 6 ai 12 anni). Condanne doppie anche per l’avvocato che si macchia di corruzione in atti giudiziari.

Molto più lineare dovrebbe essere l’esame del disegno di legge che riconosce la lingua italiana dei segni. Testo che ha come relatore Francesco Russo che per illustrarlo in Aula ha usato le mani come per comunicare con i sordomuti e che sembra ricevere al momento il consenso dell’intera Assemblea.

A Montecitorio, nel calendario d’Aula c’è la legge quadro sui parchi, ma sono attesi anche la riforma del codice penale (già licenziata dal Senato) e il progetto di legge per istituire la commissione d’inchiesta sulle banche. Ma siccome giovedì non si dovrebbe tenere seduta per consentire alla commissione Bilancio di concludere l’esame della manovra è probabile che questi due punti la prossima settimana non verranno toccati. La legge elettorale, intanto, resta ancora all’esame della commissione Affari Costituzionali. In Aula è attesa per il 5 giugno.