Robot pittori in gara, dipingono ritratti e paesaggi

From a mechanical engineering team at Colombia University we get the winner of RobotArt 2017, a bot by the name of PIX18.
From a mechanical engineering team at Colombia University we get the winner of RobotArt 2017, a bot by the name of PIX18.

ROMA. – Suggestivi paesaggi sfumati, ritratti in bianco e nero, figure astratte o geometriche: sono i quadri protagonisti della competizione internazionale RobotArt ha sfidato i partecipanti a realizzare quadri che dimostrino l’abilità delle macchine, e le opere d’arte migliori faranno parte di una mostra che si terrà nell’estate 2018, a Seattle.

Voluta dal pioniere dell’e-commerce Andrew Conru, la gara ha visto sfidarsi 38 squadre di 10 Paesi, che hanno sottoposto 200 quadri. I vincitori sono stati scelti combinando il voto del pubblico su Facebook con l’opinione di artisti, critici ed esperti di tecnologia.

Dipingere è un’impresa difficile per un robot, perché non ci sono vere e proprie regole da seguire e il processo di pittura può essere imprevedibile. Generalmente, le macchine che dipingono lo fanno in due modi: con il coinvolgimento diretto di un essere umano o con un software che impartisce comandi. Nel primo caso, si tratta di creare uno strumento che l’artista umano muove e che il robot imita.

È quello che hanno fatto gli studenti della Kasetsart University della Thailandia con il loro robot CMIT ReART, che ha imitato ogni singola pennellata dell’artista, guadagnandosi il secondo posto con un ritratto stilizzato e incisivo. Invece, i dipinti realizzati tramite software costituiscono una sfida più complessa.

Si può partire da una foto o un’immagine e poi scrivere un software che cerca gli schemi da convertire in pennellate. Oppure, si può lasciare la macchina libera di “uscire dai bordi” e poi usare una telecamera che vede cosa ci vuole per rendere la composizione più simile all’originale. Altre tecniche prevedono la scomposizione dell’immagine in forme astratte per creare un primo strato di pittura, e poi la sovrapposizione di altri strati che aggiungono dettagli e colori.

Il primo posto e il premio di 40.000 dollari se l’è aggiudicato PIX18 & Creative Machines Lab, della Columbia University. Il robot ha dimostrato delle notevoli capacità con il pennello che, unite a degli algoritmi di apprendimento, hanno prodotto dei paesaggi molto suggestivi a partire da schizzi e immagini.

Anche il gruppo della Halmstad University in Svezia, arrivato sesto, ha ottenuto risultati sorprendenti: HEARTalion ha realizzato dipinti che esprimono diversi stati d’animo con poche pennellate e tocchi di colore, partendo dalle onde cerebrali di una persona. Secondo i giudici, non avrebbero sfigurato in una galleria d’arte.

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