Cne: “regionali” il 10 dicembre. Opposizione, la protesta continua

Tibisay Lucena, presidente del Consiglio Nazionale Elettorale

 

CARACAS – Con un annuncio inatteso, il Consiglio Nazionale Elettorale ha rotto il silenzio è reso noto un programma elettorale che ha suscitato perplessità e diffidenza. Infatti, l’organismo che presiede Tibisay Lucena ha informato non solo che le elezioni regionali si realizzeranno il 10 dicembre, un anno dopo quindi la data fissata dalla Costituzione, ma anche che si è iniziato ad analizzare il documento presentato dal presidente della Repubblica, Nicolás Maduro, per rendere possibile il processo elettorale inerente l’Assemblea Costituente nel mese di luglio.

La presidente del Consiglio Nazionale Elettorale ha giustificato la decisione sostenendo che oramai la legalizzazione dei partiti politici che non avevano partecipato nelle ultime elezioni sta per concludere e questo era un passo necessario prima di una qualunque elezione.

Nell’intervento della presidente dell’organismo elettorale non è mancato un riferimento alle manifestazioni di protesta contro il governo del presidente Maduro che da quasi due mesi si susseguono a ritmo incalzante nonostante la ferrea repressione delle Forze dell’Ordine. E lo ha fatto per condannare la violenza e sottolineare che i cittadini desiderano la pace.

 

Julio Borges, presidente del Parlamento

 

La reazione agli annunci del Consiglio Nazionale Elettorale è stata immediata. Julio Borges, presidente del Parlamento, ha rinfacciato alla presidente dell’organismo il ritardo con cui sono state annunciate le elezioni regionali; annuncio, ha detto, che “avrebbe evitato la morte di tanti venezuelani”.

Riferendosi al processo elettorale per la “Costituente”, ha espresso il proprio malessere e la delusione per la decisione del Consiglio nazionale Elettorale di accettare le basi elettorali proposte dal presidente della Repubblica. Quindi si è chiesto come sia possibile che “si risponda al presidente Maduro in questioni di ore e si tardi tanto nel dare risposta al resto dei venezuelani”.

Ha invitato i cittadini a non farsi ingannare e ricordato al paese che le proteste proseguiranno fino a quando l’Opposizione non otterrà l’obiettivo che si è fissato.

 

Maria Corina Machado, coordinatrice del partito “Vente Venezuela”

 

Maria Corina Machado, coordinatrice di “Vente Venezuela”, ha rispedito al mittente il cronogramma elettorale e sottolineato che le proteste continueranno poiché ora gli obiettivi sono altri.

– Né regionali né Assemblea Costituente – ha detto la leader politica -, ora transizione.

Dal canto suo, Henrique Capriles Radonski ha affermato che i cittadini sono stanchi d’inganni. E che continueranno a manifestare in piazza per ottenere le elezioni che permetteranno al Paese un nuovo governo.