Procuratrice: “Pernalete ucciso da una Guardia Nazionale”

Luisa Ortega Diaz

CARACAS – Smentiti i ministri Nestor Reverol, dell’Interno, ed Ernesto Villegas, di Comunicazione e Informazione, e il deputato e vicepresidente del Psuv, Diosdado Cabello. Dalle indagini condotte dalla Procura della Repubblica è emersa una verità inquietante: il giovane Juan Pernalete è stato assassinato da una granata lacrimogene sparata da una Guardia Nazionale ad altezza d’uomo. Durante la sua terza conferenza stampa dell’anno, la Procuratrice Luisa Ortega Dìaz ha spiegato che l’impatto della granata sul petto del giovane ha provocato uno shock cardiogenico, una condizione medica molto grave che generalmente avviene a seguito di un infarto al miocardio e che si caratterizza per una ridotta capacità ventricolare. E, cioè, l’incapacità del cuore di contrarsi e pompare il sangue.
La Procuratrice ha sottolineato che non solo è illegale ma è soprattutto letale sparare ad altezza d’uomo una granata lacrimogene; ha assicurato di avere almeno la testimonianza di cinque persone presenti al momento della morte del giovane e di aver identificato il gruppo che ha realizzato lo sparo. Nei prossimi giorni, ha anche detto la Procuratrice, si saprà il nome del diretto responsabile.
Quanto affermato dalla Procuratrice Luisa Ortega Dìaz smentisce le dichiarazioni dei ministri Reverol e Villegas, che avevano affermato che Pernalete era stato ucciso da un tipo particolare di pistola; e soprattutto quelle del deputato Cabello, che aveva assicurato che al momento della morte del giovane non vi erano agenti della Polizia o della Guardia Nazionale nei dintorni.
La conferenza stampa della Procuratrice si è svolta non senza qualche inconveniente causato da un black-out che ha obbligato ad una sua nuova programmazione in un altro luogo.