Inter: con l’Udinese notte di addii, poi la rivoluzione

MILANO. – Con l’Udinese per dire addio: l’Inter affronta l’ultima partita del campionato prima della grande rivoluzione. In tanti saluteranno, pochi resteranno. Luciano Spalletti ha le idee chiare sulla squadra che vuole fare, tenterà di portare in nerazzurro Nainggolan e Rudiger, di certo non si opporrà alle probabili cessioni di Murillo, Banega e Gabigol. In troppi hanno dimostrato di non appartenere all’elite nerazzurra, in molti hanno tirato i remi in barca, alcuni, come Joao Mario e Gabigol, hanno addirittura mancato di rispetto a un club che ha fatto la storia.

Spalletti ha tempo per costruire la sua Inter, con il Suning disposto a investire più di cento milioni di euro sul mercato. Il tecnico toscano è un allenatore duttile, che cambia spesso modulo, plasmando la sua squadra in base all’avversario. A Roma ha utilizzato il 4-3-3, poi il 4-2-3-1 e non ha avuto il timore di provare anche la difesa a tre.

E proprio la difesa è il reparto più problematico dell’Inter. Piacciono Rudiger e Manolas, ma difficilmente la Roma li lascerà partire entrambi. L’Inter da tempo ha capito di dover sostituire Murillo, quasi mai all’altezza del suo ruolo tanto che Pioli gli aveva addirittura preferito Medel. Il colombiano è a bilancio a 6 milioni di euro e con un offerta superiore ai 10 milioni, sarà ceduto. Nagatomo non è un giocatore che dà garanzie. Santon, nonostante l’ottima prestazione contro la Lazio, potrebbe provare l’esperienza in Premier. Resteranno Miranda, D’Ambrosio, che ha da poco firmato il rinnovo, e Ansaldi, acquistato solo la scorsa estate.

A centrocampo sarà addio per Brozovic. Il croato ha deluso anche per l’atteggiamento svogliato e poco professionale dimostrato in questa stagione. La sua cessione (a bilancio a 4,2 milioni) permetterà all’Inter di fare cassa e generare una plusvalenza quanto mai necessaria ai fini del Fair Play Finanziario. Anche Ivan Perisic sarà probabimente venduto per far quadrare i conti. L’attaccante ha mercato, piace al Psg ma lui preferirebbe la Premier.

L’Inter aspetta e spera si scateni un’asta per incassare i 40 milioni di euro necessari per raggiungere il break even imposto dalla Uefa. Anche Ever Banega dovrà fare probabilmente le valigie dopo una sola stagione in nerazzurro. L’ex Valencia doveva essere il giocatore in grado di velocizzare il gioco nerazzurro invece non è riuscito a ritagliarsi un posto tra i titolari.

Al suo posto, Spalletti e l’Inter sognano Nainggolan. Il belga sta trattando il rinnovo con la Roma ma potrebbe decidere di seguire l’allenatore toscano che gli ha permesso di sbocciare. In attacco si lavora da tempo per Bernardeschi e Berardi, giocatori da affiancare a Icardi sempre troppo isolato. Gabigol andrà in prestito per fare esperienza dopo mesi di panchine, Palacio è a scadenza di contratto e domenica contro l’Udinese giocherà probabilmente la sua ultima partita in nerazzurro.

Tornerà dal prestito all’Hull City Ranocchia, mentre si lavora con il Siviglia per chiudere la cessione di Jovetic (13,5 milioni) e con il Besiktas per Erkin. Manovre, valutazioni e trattative in un’estate di grandi cambiamenti per l’Inter che è pronta ad iniziare il nuovo ciclo firmato Spalletti.

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