Malagò sogna i Giochi 2028: “Ma che errore su Roma”

MILANO. – A settembre a Lima si gioca molto del futuro dello sport italiano. Milano diventerà ufficialmente sede della sessione del Cio 2019 e capirà se ha anche chance di ospitare l’Olimpiade 2028. Altrimenti, è il ragionamento del presidente del Coni, Giovanni Malagò, sarà costato caro “il clamoroso errore” di fermare la candidatura di Roma 2024. La ferita è ancora aperta.

“A Roma non si è mai entrati nello specifico del dossier. Eravamo disponibili a modificare il dossier e a dare la gestione dell’evento a una persona di fiducia dell’amministrazione. Si rischia di aver pregiudicato l’Italia per 11 anni”, ha sottolineato il presidente del Coni in conferenza stampa all’Armani Silos, dopo aver mostrato per due giorni le potenzialità di Milano alla delegazione del Cio scelta per verificare la candidatura (unica) a ospitare la sessione del Comitato olimpico internazionale, che nel settembre 2019 si riunirà per assegnare i Giochi invernali del 2026.

“Con questa candidatura siamo tornati nella grande considerazione del Cio, spero di poter giocare altre partite sennò avremo pregiudicato tutto”, ha sospirato il n.1 dello sport italiano, consapevole che molto dipenderà dalle scelte del Cio che a settembre a Lima assegnerà i Giochi 2024 (in corsa Parigi e Los Angeles) e forse anche del 2028.

In quel caso svanirebbe sul nascere il sogno di Milano, cavalcato dal sindaco, Beppe Sala, e dal presidente della Lombardia, Roberto Maroni, che intanto, pur su fronti politici opposti, hanno fatto “un lavoro di squadra eccezionale”, come ha sottolineato Malagò.

Il presidente del Coni conosce i limiti delle infrastrutture sportive di Milano (“Oggi non è pronta per un’Olimpiade”) ma esalta “l’atmosfera positiva” e sa anche che l’Agenda 2020 del Cio “consente una larga elasticità della candidatura. Nessuno ha giocato questa carta rischiosa ma – ha notato – prima o poi ci si arriva: possono essere due città, una città e una regione, due città e due regioni. Da Tor Vergata a Ostia, si impiega più che in treno da Milano a Torino”.

“In una città che sta acquisendo un ruolo internazionale come Milano, le Olimpiadi sarebbero una grande opportunità” è convinto Sala, che condivide con Maroni l’idea di una progetto che vada oltre il capoluogo. “Metto a disposizione la regione per la candidatura”, promette il governatore. Tutto dipende dai tempi. “Un conto è giocare la partita entro i prossimi 4 anni – ha chiuso Malagò -, altro è giocarla da qui a 8 anni. Non so dove saremo io, Maroni e Sala”.