Grillo si prepara al voto in autunno e definisce la campagna

ROMA. – Il patto sul testamento biologico, la non belligeranza in Parlamento sui vitalizi, il sì all’incontro sulla legge elettorale: se, come diceva Agata Christie, tre indizi fanno una prova, allora in queste ore si assiste a un volto inedito del M5S, disposto a dialogare perfino con il “nemico” Pd pur di gettare le basi per il voto anticipato. Tra i pentastellati, infatti, ormai si sta prendendo atto che le elezioni di autunno sono un’ipotesi concreta e che, di conseguenza, bisogna accelerare su programma e definizione della campagna elettorale.

Sul programma il Movimento è partito diverse settimane fa e adesso, a Palazzo Madama, ha messo nero su bianco le proposte sulla scuola. “Renzi ha mostrato la siderale distanza tra le sue scelte politiche e le esigenze dei cittadini”, è l’attacco dei Cinque Stelle che, illustrando le priorità più votate dagli iscritti sulla piattaforma Rousseau, propongono l’eliminazione della chiamata diretta e quella del bonus assegnato dal dirigente ai docenti: strumenti – è il refrain M5S – che rischiano di non premiare il merito effettivo e di essere influenzati da “meccanismi corruttivi”.

Maggiori risorse al settore e un programma di innovazione pedagogica sono altri punti chiave del programma M5S che vede come prioritari i finanziamenti alla scuola pubblica. Ma, precisa il deputato Gianluca Vacca confermando un concetto già espresso da Beppe Grillo a Perugia, “da parte nostra non c’è alcuna crociata contro le scuole private, nessun approccio ideologico”.

Sulla scuola – oggetto di una delle riforme più contestate dell’era renziana – il M5S punterà molto in una campagna elettorale che, nel Movimento, si rischia quasi di concepire come un ‘unicum’ che parte dalle Comunali di giugno e che, assieme alle Regionali in Sicilia, potrebbe sfociare nelle Politiche. Non a caso già il 9 luglio Grillo e Casaleggio annunceranno il candidato M5S alla presidenza siciliana mentre l’ex comico difficilmente si esporrà in maniera eccessiva per la campagna delle Comunali dell’11 giugno, dove i sondaggi danno il Movimento in difficoltà nelle principali città.

Ma il dato delle ultime ore è che su alcuni temi chiave, come il biotestamento, il M5S scende a patti con il Pd. E sui vitalizi, a Montecitorio, gli esponenti pentastellati restano critici ma non sembrano opporsi al primo ok in commissione al ddl Richetti. Lunedì, poi, ci sarà il primo atteso faccia a faccia con il Pd sulla legge elettorale: sarà un incontro tra capogruppo e non tra leader ma sarà comunque decisivo per il sistema che verrà.

Con il M5S che, rispetto a qualche giorno fa, appare più aperto ad un accordo sul sistema tedesco. “Non possono escluderci dalla formazione di una legge elettorale e dalla possibilità di vincere le prossime elezioni e governare”, sottolinea Di Maio lanciando già un primo cavallo di battaglia ‘elettorale’: “si voti il 14 settembre, un giorno prima che i parlamentari maturino la pensione”.

(di Michele Esposito/ANSA)

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