Berlusconi pronto alla campagna elettorale in agosto: “Io in campo”

ROMA. – “Ma insomma mi fate fare una campagna elettorale ad agosto, sotto l’ombrellone…”. Raccontano che Silvio Berlusconi si sia rivolto così, nel corso della festa organizzata da Renata Polverini per il suo compleanno, ad alcuni esponenti del Pd presenti alla festa.

Reduce da oltre due ore di incontro con i coordinatori regionali a palazzo Grazioli, il Cavaliere arrivato al compleanno della vice presidente della commissione lavoro della Camera (dove pare si sia trattenuto fino a tardi) ha proseguito con gli interlocutori presenti a parlare di legge elettorale ma soprattutto di elezioni anticipate, appuntamento che, avrebbe assicurato agli ospiti, non lo spaventa affatto.

Per noi – sarebbe stato il succo del ragionamento – l’importante è avere una legge elettorale che garantisca un’equità nella rappresentanza. Ecco perchè ci siamo impegnati per il sistema tedesco e da quello non ci muoviamo a differenza del Pd che ha cambiato idea diverse volte. Con quella legge, secondo i piani dell’ex premier, si può andare a votare anche prima della fine naturale della legislatura.

E la disponibilità offerta al leader del Pd (che secondo voci non confermate Berlusconi avrebbe incontrato in giornata) di trattare sulle urne anticipate, deriva dalle notizie che arriverebbero da Strasburgo. Il pool di avvocati del Cavaliere farebbe infatti mostra di ottimismo per un pronunciamento positivo da parte della Corte dei diritti dell’uomo ma, soprattutto, per la tempistica di una sentenza che potrebbe arrivare già i primi di settembre: in questo modo – è il ragionamento – posso iscrivermi nelle liste elettorali ed essere candidabile.

Essere il leader a tutti gli effetti della coalizione, secondo i suoi piani, gli consentirebbe di poter far risalire Forza Italia nei sondaggi. La data del 24 settembre insomma non è più vista con preoccupazione. E tra gli azzurri c’è anche chi ipotizza che la crisi sui voucher – tutta interna alla maggioranza – possa portare ad un’ulteriore accelerazione della crisi di governo.

L’idea di siglare, anche se solo tecnicamente, una nuova intesa con Matteo Renzi, preoccupa però una parte di Forza Italia, soprattutto il cosiddetto asse del Nord, che vede in una ‘corsa solitaria’ possibili ricadute con gli alleati in particolare con Matteo Salvini.

(di Yasmin Inangiray/ANSA)

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