Ong: “Processi Militari a Civili violano i diritti umani e la Costituzione”

Caracas. – Varie Ong come Il Foro Penal Venezolano, Provea e Fundeci (Fundando Derechos Civiles y Equidad) stanno lavorando sulle denunce riguardo i detenuti civili sottoposti a processi militari. E tutte coincidono sul fatto che questo “fenomeno” è incostituzionale, viola il diritto al giusto processo e i patti internazionali sui diritti civili e politici del cittadino.
Dal 1mo aprile al 24 maggio e durante le manifestazioni contro il governo di Maduro, il Foro Penal Venezolano, ha registrato 2815 detenuti, di cui 1240 si trovano tuttora in carcere; e 341 civili sono stati presentati alla giustizia militare, di cui 178 privati di libertà.
Non è nuovo il fatto che si presentino civili alla giurisdizione militare. Si calcola un centinaio di casi negli ultimi cinque anni. Casi che hanno coinvolto dirigenti sindacali, lider indigeni e semplici cittadini. Ma non si era mai vista una situazione simile a quella che si sta vivendo, nella quale si detengono persone per il solo fatto di manifestare o di trovarsi nelle vicinanze.
Secondo Inti Rodríguez di Provea, il famoso Plan Zamora di Maduro, “patto civico-militare per mantenere l’ordine” avrebbe aiutato ad incrementare la repressione e quindi le detenzioni. E addirittura avrebbe inciso anche la dichiarazione della Procuratrice Luisa Ortega Diaz sull’incostituzionalità della sentenza del Tsj riguardo la legittimità dell’Assemblea, perché da quel momento in poi, il Pubblico Ministero ha iniziato a lavorare a favore del giusto giudizio alle persone coinvolte nelle proteste. E questo avrebbe esasperato lo stato che pur di fermare le proteste si è rivolto alla giustizia militare.

I dirigenti delle Ong sopracitate mantengono le liste di innumerevoli denunce di maltrattamento e torture fisiche e psicologiche a civili da parte dei militari. A tal punto che pochi giorni fa alcuni giovani detenuti sono stati obbligati a ingoiare pasta con erbacce ed escremento, forzati ad aprire la bocca con polvere da lacrimogeni.
Ci sono denunce anche riguardano le procedure: neanche gli avvocati possono esprimersi liberamente e i civili sono presentati a giudizio in mezzo a militari armati. Alcuni sono stati fermati come testimoni e poi detenuti come sospettati e torturati. Molti altri sono stati sorpresi per strada dal Sebin (Servizio Bolivariano di Intelligenza Nazionale) e dalla Pnb, con strategie da corpi anti terrorismo. Uno di questi casi è stato Cocchioni, un lavoratore che si recava al funerale del giovane musicista morto durante una manifestazione quando lo hanno detenuto e poi torturato.

Davanti a tutti questi soprusi, le Ong Foro Penal Venezolano, Fundeci e Provea, offrono i loro servizi gratis per prendersi a carico la difesa e dare consiglio legale sul da farsi in caso che un civile cada in mano della giustizia militare. Le Ong chiedono di continuare a denunciare e di utilizzare tutti i mezzi legali e costituzionali che gli avvocati della difesa hanno a disposizione. Tutto servirà per completare l’espediente che si ha di chi reprime e viola i diritti umani perché prima o poi, dovrà presentarsi davanti la giustizia.