Killer ricercato: agente ferito racconta e si commuove

(ANSA) – FERRARA, 26 MAG – “Mi sono finto morto. Lui si è avvicinato, mi ha preso la pistola e il caricatore, mi ha insultato e poi se ne è andato. Quando ho sentito la macchina allontanarsi sono riuscito non so come ad alzarmi. Sulla strada mi hanno visto e mi hanno soccorso. In quel momento ho capito che, forse, sarei riuscito a portare a casa la pelle”. L’assistente di polizia provinciale Marco Ravaglia ha raccontato così, con la voce rotta dalla commozione, quello che gli è successo la sera dell’8 aprile, quando era di pattuglia nel Mezzano insieme alla guardia volontaria Valerio Verri ed entrambi sono stati assaliti da Norbert Feher alias Igor Vaclavic, da allora latitante. Verri è stato ucciso, Ravaglia è stato ferito da tre colpi di pistola e per la prima volta ha incontrato i giornalisti nel centro riabilitativo di San Giorgio, a Ferrara. Ha detto di non aver visto in faccia l’assassino e quindi di non aver potuto riconoscere e collegarlo con il killer che una settimana prima aveva ucciso Davide Fabbri a Budrio. (ANSA).