Usa: bando ai 6 Paesi musulmani, crollo dei visti del 55%

Folla a Battery Park, in vista della Statua della Libertà. ANSA
Folla a Battery Park, in vista della Statua della Libertà. ANSA

WASHINGTON. – Il cosiddetto ‘Muslim ban’ è stato bocciato ripetutamente dalla giustizia Usa (ieri l’ultima volta) ma il numero dei visti (non-immigrant) rilasciati ai paesi musulmani è crollato in aprile, rispetto allo stesso mese dell’anno scorso: quasi -20% se si considerano i circa 50 Paesi a maggioranza islamica, circa il 30% per i soli Paesi arabi e addirittura del 55% ai sei Paesi indicati nel bando (Siria, Iran, Libia, Yemen, Somalia, Sudan). Lo scrive Politico analizzando i dati del dipartimento di Stato.

I dati di marzo mostravano già una flessione, ma non così forte. Un portavoce dell’ufficio affari consolari del dipartimento di stato, William Cocks, ha ridimensionato il significato dei dati di aprile, sottolineando che la richieste dei visti è ciclica e non uniforme durante l’anno, condizionata da vari fattori locali e internazionali.

Ma tre esperti di immigrazione consultati da Politico, pur concordando sulle fluttuazioni stagionali dei visti, hanno evidenziato di non aver mai osservato in precedenza una variazione così significativa nei mesi di marzo-aprile. Stephen Pattison, un avvocato del settore che ha lavorato a lungo come dirigente consolare al dipartimento di stato, pensa che le politiche di Trump abbiano un “effetto dissuasivo” sui viaggi in Usa dai Paesi musulmani, e un qualche effetto anche sulle decisioni consolari.

Da quando Trump si è insediato sono crollati anche i flussi di immigrati dal Messico, benchè non ci sia ancora il muro promesso.

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