La fiducia delle imprese in calo, ma il fatturato dei servizi da record

FOTO EPA/THOMAS FREY
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ROMA. – Peggiora il clima di fiducia delle famiglie e delle imprese italiane a maggio, mentre segnali positivi arrivano dal fatturato dei servizi che, nel primo trimestre, segna l’aumento maggiore mai registrato dall’Istat in sette anni di serie storiche: +1,6% sul trimestre precedente. Sul fronte della fiducia, per la prima volta dopo nove mesi, a partire dallo scorso agosto, sono in calo entrambi gli indici Istat: quello dei consumatori di due punti (107,4 a 105,4) e quello delle aziende di pochi decimi (da 106,8 a 106,2).

Per le famiglie appaiono in contrazione tutte le componenti della fiducia a partire dal clima futuro e, anche se i giudizi sulla situazione economica del Paese rimangono stabili, le aspettative peggiorano e continuano ad aumentare, per il secondo mese consecutivo, le attese sulla disoccupazione. Quanto alle imprese, ci sono andamenti divergenti: la fiducia si riduce nella manifattura e nei servizi, rimane stabile nelle costruzioni e sale nel commercio al dettaglio, ma solo per la grande distribuzione.

Sono “dati estremamente negativi, i frutti avvelenati della politica dei bonus e della gestione economica del ministro Padoan”, tuona il capogruppo di Forza Italia a Montecitorio, Renato Brunetta dalla sua pagina Facebook. Le associazioni dei consumatori Federconsumatori e Adusbef imputano invece il pessimismo dei consumatori alle “drammatiche condizioni economiche” di molte famiglie.

Mentre il Codacons punta il dito contro l’inflazione “che balza all’1,9%” e pesa sulle tasche delle famiglie per 570 euro l’anno. Da parte delle imprese, Confcommercio vede “una diffusa incertezza”. Confesercenti, invece, segnala la crisi dei piccoli negozi dovuta alla “ripresina della spesa delle famiglie di molto inferiore alle aspettative, ma anche la liberalizzazione totale dei giorni di apertura”.

Se il calo della fiducia scalda così gli animi, dal fatturato servizi arriva una sorpresa positiva. Si tratta di statistiche che, lo scorso anno, avevano portato anche a una mini-revisione al rialzo della stime sulla crescita del Pil nel secondo trimestre.

L’Istat, relativamente ai dati del primo trimestre, parla di una crescita dei ricavi “oltre che consistente, anche diffusa” con variazioni congiunturali positive in particolare per le agenzie di viaggio e i servizi di supporto alle imprese (+4,3%), per il trasporto e il magazzinaggio (+2,1%) e il commercio all’ingrosso, il commercio e la riparazione di autoveicoli e motocicli (+1,7%). E anche su base annua c’è un incremento record del 4,5%.

(di Chiara Munafò/ANSA)

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