2 giugno: alla parata in 3.700, anche i sindaci del terremoto

ROMA. – Festa del 2 giugno caratterizzata, anche quest’anno, dalla tradizionale “Rivista militare” lungo via dei Fori Imperiali, a Roma: sfileranno in quasi 3.700, tra uomini e donne, militari e civili. E tra questi ultimi, come l’anno scorso, anche un nutrito drappello di sindaci: con la fascia tricolore indosso ci saranno pure i primi cittadini delle zone terremotate del centro Italia, dove le Forze armate sono state impegnate per mesi, in supporto alla Protezione civile. Dunque, una parata che ricalcherà per grandi linee quelle degli ultimi anni, a partire dai numeri (anche se i costi, assicurano, dovrebbero diminuire).

Oltre al personale a piedi ci saranno trenta cavalli (quelli dei Corazzieri), una settantina di mezzi ruotati e, per quanto riguarda la componente aerea, le Frecce Tricolori, che sorvoleranno il centro di Roma due volte: prima della parata, al momento dell’omaggio al sacello del Milite ignoto da parte del presidente della Repubblica Sergio Mattarella, e alla fine dello sfilamento dei reparti. In chiusura un coro di voci bianche intonerà l’Inno d’Italia.

Il manifesto ufficiale della festa del 2 giugno vede, sullo sfondo della prima pagina della Costituzione, il drappello dei sindaci in marcia nell’edizione 2016 della parata: allora furono 400 e il numero sarà sostanzialmente invariato. L’impronta “troppo civile” data alla ricorrenza in cui “Le Forze armate celebrano la festa della Repubblica” ha fatto storcere il naso a qualcuno: non c’è traccia di divise, in effetti, nel manifesto, ma in compenso lo spot televisivo ufficiale è tutto dedicato ai militari in azione.

Tema della rassegna è “Insieme per il Paese”: a significare – viene sottolineato – il ruolo delle Forze armate, insieme alle altre Istituzioni, a servizio dei cittadini. Un ruolo che evoca inevitabilmente il terremoto che ha sconquassato l’Italia centrale, dove militari, corpi armati dello Stato, vigili del fuoco, Protezione civile, volontari e amministratori pubblici hanno collaborato nell’emergenza e nella fase di prima ricostruzione.

Si tratta di diverse componenti del “Sistema Paese” che sfileranno nel centro di Roma, nel primo settore della parata, con in testa proprio i sindaci dei Comuni del sisma. Ventiquattro, in tutto, i gonfaloni di Regioni, Province e Comuni; 57 i medaglieri.

Il secondo tema della parata – come al solito aperta dalla banda dei Carabinieri (12 le fanfare), con un ‘blocco’ dedicato alle missioni Onu, Nato e Ue, e che durerà complessivamente 60 minuti, corsa dei bersaglieri compresa – è di carattere storico-rievocativo: verrà infatti ricordata la partecipazione dell’Italia al primo conflitto mondiale, in vista del centenario.

In occasione del 2 giugno verranno imbandierati non solo i Palazzi della Difesa, ma anche altri edifici pubblici e pure alcune società partecipate dallo Stato. Un tricolore gigante verrà srotolato dal Colosseo. Insomma, tutto ormai è pronto: la scorsa notte si sono tenute le prove generali della parata e ogni cosa si è svolta come previsto.

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