Borges in Europa, Tajani: “Diritti umani e democrazia, valori senza frontiera”

CARACAS. – Julio Borges si è visto con Antonio Tajani, Presidente del Parlamento Europeo. I due, in un incontro con la stampa, hanno informato che il Pe esplorerà la possibilità di applicare sanzioni contro il governo venezuelano se non cambia rotta. Tajani ha riferito alla stampa che invierà una comunicazione a Jean Claude Juncker e Donald Tusk, per indagare se è fattibile mettere in atto sanzioni contro il governo venezuelano. Come hanno fatto gli Usa.
L’Eurocamera aveva già previsto uno scenario simile lo scorso aprile dopo la richiesta di liberare i prigionieri politici e dare inizio ad un calendario elettorale. Ma siccome il governo venezuelano non ha concesso nulla e sono ormai passati due mesi di continue manifestazioni senza ottenere risultati, il prossimo passo sembra proprio quello di applicare sanzioni.

Secondo Tajani, difendere la democrazia ed i diritti umani non può essere considerata una azione di ingerenza straniera negli affari interni di un paese.
“Questi valori – ha detto – non hanno frontiere. Potremmo lavorare a favore del popolo venezuelano assieme all’Onu, all’Osa e il Vaticano che sappiamo è molto impegnato sul tema.”
E proprio al Vaticano, Borges si è pure rivolto. È riuscito a parlare a lungo con il Cardinale Parolin, conoscitore della situazione che vive il paese e con il Papa Francesco.
In una intervista con Cesar Miguel Rondon, Borges ha riferito che il Papa non vuole essere manipolato politicamente. Desidera soltanto una soluzione democratica per il paese perché lui è e rimane Il Papa di tutto il popolo venezuelano.
Borges ha riferito a Francesco che il problema non è di destra e sinistra ma bensì di democrazia e dittatura. È un problema che ha bisogno dell’aiuto internazionale perché i diritti umani non possono essere calpestati e ignorati come lo sono ora in Venezuela. Ha assicurato al Papa che non esiste divisione nell’opposizione e che stanno lavorando assieme per un cambio democratico nel paese.
Ma la visita europea di Borges ha fatto scattare Delcy Rodríguez che lo ha accusato di “vendere la nazione”. La Cancelliere non ha risparmiato parole dure contro Borges, il quale avrebbe oltrepassato i limiti della moralità andando a chiedere sanzioni contro il paese.
“Borges – ha affermato – tradisce il popolo venezuelano.”
Rodríguez ha rilasciato queste affermazioni durante una riunione con tecnici sudafricani che sono nel paese per lavorare nell’ estrazione di diamanti.