Usa-Ue, prove di dialogo sul commercio

NEW YORK. – Stati Uniti e Unione Europa provano a dialogare, almeno sul commercio. In mancanza di un’intesa sul clima al G7 e in presenza di tensioni al vertice Nato, le due sponde dell’Atlantico sembrerebbero intenzionate a tendersi la mano almeno sugli scambi commerciali. “Siamo aperti a riprendere le trattative” per un accordo commerciale con l’Europa, afferma il segretario al commercio americano Wilbur Ross, il miliardario ‘falco’ di Wall Street fortemente voluto da Trump nell’Amministrazione per le sue doti nel condurre le trattative di ogni genere, soprattutto economiche.

Gli Stati Uniti, ricorda Ross, non si sono mai ritirati dalla Transatlantic Trade and Investment Partnership, il T-tip: lo hanno fatto dalla Trans-Pacific Partnership (Tpp), bocciata in tronco dall’Amministrazione, anche se già Barack Obama aveva incontrato la resistenza del Congresso all’intesa.

Con l’elezione di Trump le trattative fra gli Stati Uniti e l’Europa sono state sospese. E l’apertura di Ross a riprenderle è un segnale positivo in un’amministrazione mossa dalla politica ‘America First’ e che dopo aver respinto il Tpp si appresta a rinegoziare anche il Nafta, l’accordo di libero scambio che lega gli Stati Uniti, il Massico e il Canada.

Decisivo per lo sblocco dell’impasse post-elettorale l’incontro fra il presidente della commissione europea, Jean-Claude Juncker, e Trump a Bruxelles. Un faccia a faccia in cui hanno concordato di ”iniziare a lavorare su un piano congiunto sul commercio”. Un’iniziativa che, secondo alcune fonti europee, va oltre il Ttip e punta a identificare le sfide comuni.

L’interesse europeo per una maggiore cooperazione sul commercio è però accompagnato da una sorta di ‘scetticismo’ verso gli americani, in attesa di capire con chiarezza l’orientamento della politica americana. Le trattative non si presentano in discesa: se l’aria era tesa già in passato quando alla Casa Bianca c’era Obama, non è attesa alcuna schiarita con Trump. E i toni di attacco del presidente americano contro la Germania non lo nascondono. Trump ha criticato in più di un’occasione il surplus tedesco, definendo la Germania ”molto cattiva”.

Uno dei punti che l’Ue sarebbe intenzionata a sollevare è proprio quello di valutare i dati dell’Europa nel suo complesso, senza guardare ai singoli paesi. A voler trattare con l’Europa come singola entità è il segretario al commercio Ross, “L’Ue è uno dei nostri maggiori partner commerciali e ogni trattativa deve essere legalmente condotta a livello europeo e non di singolo paese” dice.

“Ha senso continuare le trattative del T-tip e lavorare a una soluzione che aumenti gli scambi commerciali riducendo allo stesso tempo il deficit commerciale” aggiunge Ross. Secondo il Census Bureau americano, il deficit commerciale americano con l’Ue si è attestato nel 2016 a 146,3 miliardi di dollari. Nel 2017 il rosso e’ finora di 32,1 miliardi di dollari.

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