Vendita di buoni di Pdvsa, danno per il patrimonio pubblico

CARACAS – La dichiarazione di Guerra desta preoccupazione perché in fondo il paese ha bisogno di liquidità per sopravvivere e la vendita dei buoni di Pdvsa potrebbe essere stato un affare. Ma non sembrerebbe così. L’opposizione ha considerato la vendita dei buoni a Goldman Sachs quasi come un atto di tradimento alla nazione.

E non soltanto si è beneficiata la banca d’affari americana ma anche una giapponese, la Nomura Holdings. Si specula che entrambe siano state contattate dallo stesso broker inglese, Dinosaur Merchant Bank Ltd., secondo quanto riportato dal Wall Street Journal.

Ed entrambe avrebbero partecipato alla stessa transazione. Nomura avrebbe pagato 30 milioni di dollari per i buoni acquistati il cui valore sarebbe stato di 100 milioni. E Goldman Sachs avrebbe comperato i buoni con uno sconto vicino al 70%.

Guerra punta il dito sul presidente della Banca Centrale del Venezuela, Ricardo Sanguino, perché sarebbe lui il responsabile della transazione sfavorevole per la Repubblica.

“E stata una transazione che ha recato un enorme danno al patrimonio del paese perché il valore del buono era del 42% ed è stato svenduto al 31%.”

Guerra ha ribadito che sarebbe stato preferibile aver utilizzato parte dei buoni per saldare l’enorme debito che il governo ha con il settore farmaceutico e alimentare. Questi settori ne avrebbero tratto sicuramente profitto, un profitto per il bene del paese.

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