Raggi lancia “Fabbrica Roma”, uniti per il rilancio della città

Raggi, sindaca Roma
La sindaca di Roma Virginia Raggi durante la conferenza di presentazione del piano per il superamento dei campi rom di Roma Capitale, 31 maggio 2017. ANSA/ANGELO CARCONI
La sindaca di Roma Virginia Raggi durante la conferenza di presentazione del piano per il superamento dei campi rom di Roma Capitale, 31 maggio 2017. ANSA/ANGELO CARCONI

ROMA. – Virginia Raggi prefigura una strategia per fermare “la diaspora” di imprese e posti di lavoro dalla capitale dopo la firma di ‘Fabbrica Roma’, un protocollo d’intesa con Cgil, Cisl e Uil, un patto sui principali problemi della città. Un’iniziativa che “poggia su quattro pilastri – dice la sindaca M5S -: innovazione, infrastrutture con grandi e piccole opere, semplificazione, defiscalizzazione”. Raggi chiede che “tutte le istituzioni, senza distinzione di colore politico, lavorino insieme gomito a gomito”.

Una risposta all’appello rivoltole giorni fa dal governatore Pd del Lazio. “Accolgo con piacere le parole del presidente Zingaretti che confermano gli impegni assunti su temi come trasporti e infrastrutture – dice -. Ci auguriamo venga a lavorare con noi in questa ‘Fabbrica’”. Raggi cita i casi di Sky Tg24, Almaviva, Mediaset e Alitalia – pur diversi tra loro – come esempi dell’impoverimento del tessuto produttivo di Roma a causa della chiusura, dei tagli o dello spostamento a Milano delle attività.

“C’è un’inaccettabile diaspora da Roma, frutto di politiche sbagliate che portano a perdere migliaia di posti di lavoro – afferma -. Tutti gli enti locali non hanno competenza speciale sull’occupazione, ma hanno il dovere di prendersi cura delle proprie comunità”. La sindaca si appella al “mondo dell’industria, del commercio e artigianato. Vogliamo far sedere attorno al tavolo anche le università e i centri ricerca – dice -. Solo così si può far ripartire la città”.

E arrivano consensi. “Il Piano per Roma, sottoscritto tra la sindaca Virginia Raggi, Cgil, Cisl e Uil, segna una vera discontinuità con un passato recente fatto di contrapposizioni sterili e potrà essere un importante esempio di nuovo e moderno dialogo sociale”, dice il segretario generale della Cgil, Susanna Camusso.

E il segretario nazionale della Cisl Annamaria Furlan definisce “molto importante il patto ‘Fabbrica Roma’, che apre – dice – una stagione di dialogo sociale indispensabile e necessario per affrontare i gravi problemi della capitale dai trasporti, ai rifiuti, al welfare, all’innovazione, agli appalti, alle periferie”.

E intanto si approva il nuovo piano del commercio a Roma, osteggiato dalle opposizioni. Dopo il no alle Olimpiadi e il sì allo stadio della Roma, l’amministrazione M5S cerca di contrastare l’idea di un declino irreversibile della capitale. Raggi ha lanciato il piano per il superamento dei campi Rom, con i primi due destinati a chiudere in due anni e, grazie a circa 4 milioni di fondi europei, casa e lavoro promessi alle famiglie nomadi che accetteranno di integrarsi. Un progetto avversato soprattutto dal centrodestra, con Fdi-An in testa.

All’attacco va Matteo Salvini, che esclude un appoggio a un eventuale governo M5S. “Questi sono complici dell’invasione clandestina in corso e cercano case e lavoro per i rom a Roma – dice il leader della Lega -. Se il modello 5 Stelle sono i 4 milioni di euro che la Raggi spende per integrare e dare le case ai rom a Roma, Dio ci scampi dai 5 Stelle”.

I Radicali invece giudicano “lettera morta” le promesse della sindaca sul superamento dei campi e chiedono di riprendere l’esame della delibera di iniziativa popolare da loro sostenuta. Beppe Grillo invece dice brava a Raggi, “con lei campi rom chiusi per sempre”.

(di Luca Laviola/ANSA)