Vaccini: bombe carte e volantini contro Lorenzin

Beatrice Lorenzin alla presentazione della Giornata Nazionale del Sollievo, Roma 25 Maggio 2016. ANSA / LUIGI MISTRULLI
Beatrice Lorenzin alla presentazione della Giornata Nazionale del Sollievo, Roma 25 Maggio 2016.
ANSA / LUIGI MISTRULLI

BERGAMO. – Due piccole bombe carta e alcuni volantini contro il ministro Lorenzin per la questione dell’obbligatorietà dei vaccini sono stati trovati all’esterno degli ex distretti Asl di Ponte San Pietro e Sant’Omobono Terme, in provincia di Bergamo. Gli ordigni contenevano chiodi e sono stati trovati già esplosi. Non hanno provocato alcun danno.

Gli episodi sono rivendicati dal Mab, Manipolo d’Avanguardia Bergamo, una formazione di estrema destra. Su uno dei lati dei volantini c’è una foto del ministro Lorenzin con una grossa siringa in mano e, alle spalle, tanti zombie e, sotto, la scritta ‘Educazione preparazione azione’. Sul retro si legge: “Avete voluto sfondare le porte delle nostre case. Noi veglieremo sulle vostre. Il fuoco dei roghi divampa mentre la nostra fiamma illumina la verità, in attesa del soffio del popolo che tutto purificherà. Per il progresso scientifico contro la dittatura medica, per la libertà di scelta vaccinale”.

Il Mab è un gruppo di estrema destra che si era reso già protagonista di alcuni episodi contro le vaccinazioni, tra cui l’affissione di alcuni striscioni nella Bergamasca. Sull’episodio indagano sia i carabinieri di Bergamo che la Digos della questura: gli inquirenti minimizzano sul potenziale delle due bombe carta, di dimensioni molto contenute e che non hanno provocato alcun danno.

Solidale con il ministro l’assessore regionale lombardo al Welfare, Giulio Gallera: “Sull’argomento vaccini si stanno superando i limiti, dimenticando che al centro c’è una questione prima di tutto di salute pubblica che le Istituzioni hanno il dovere di tutelare mantenendo le percentuali di adesione ai vaccini al di sopra della soglia del 95%, identificata come condizione essenziale per garantire l’immunità di gregge e quindi la salute dell’intera comunità”.

Solidali anche i direttori sociosanitari territoriali delle Asst Papa Giovanni XXIII di Bergamo e Bergamo Ovest di Treviglio, Donatella Vasaturo e Barbara Mangiacavalli, da cui dipendono le strutture prese di mira.

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