Vaticano: “La decisione di Trump sul clima è terribile”

CITTA’ DEL VATICANO. – “Un disastro per l’umanità e per il pianeta”. Così monsignor Marcelo Sanchez Sorondo, cancelliere della Pontificia Accademia delle Scienze, boccia drasticamente la decisione del presidente Usa Donald Trump di sfilarsi dall’accordo sul clima di Parigi. “Questo – aggiunge il vescovo argentino alla cattolica inBlu Radio – è andare contro quello che ha detto il Papa, che si basa nella Laudato si’ sul consenso scientifico, e quindi contro la scienza”.

Una “decisione terribile” vista l’importanza dell’America che potrebbe dare il cattivo esempio ad altre nazioni, sottolinea mons. Sorondo secondo cui “quello che muove il presidente statunitense sono i gruppi petrolieri che lo hanno appoggiato nella campagna elettorale e che hanno influenza su di lui. Gruppi che già accusavano il Papa su questi temi e a cui non interessa il clima. Qui c’è una scelta che non è razionale, nel senso che non è scientifica e che viene fatta solo per interesse economico”.

Interessante, per il cancelliere della Pontifica Accademia, è la posizione europea che è rimasta ferma nella difesa dell’accordo di Parigi: “L’Europa deve riempire un vuoto che lascia l’America e fare la guida in questa situazione. E’ l’ora dell’Europa appoggiata dalla Cina e dall’Asia”.

Contro Trump anche i vescovi Usa, che giudicano la sua scelta “profondamente preoccupante”. Essa, dichiara il vescovo di Las Cruces mons. Oscar Cantù, presidente del Comitato per la giustizia internazionale e la pace della Conferenza episcopale Usa, “danneggerà la gente degli Stati Uniti e del mondo, in particolare le comunità più povere e vulnerabili”. La speranza è che “il presidente proponga concreti modi per affrontare il cambiamento climatico e promuovere la tutela ambientale”.

Intanto la Santa Sede – forte delle posizioni espresse dal Papa nella Laudato Sì – ribadisce con forza l’impegno per la difesa del creato. “Il mondo è una ‘casa comune’, una dimora per tutti i membri della famiglia umana. Pertanto, nessuna persona, nazione o popolo può imporre in modo esclusivo la propria comprensione del pianeta”, afferma il Pontificio Consiglio per il Dialogo interreligioso nel Messaggio ai musulmani di tutto il mondo per il Ramadan e la festa Id al-Fitr.

Il Papa, ricordano il capo del dicastero, card. Jean-Louis Tauran, e il segretario mons. Miguel Angel Ayuso, “invita a ‘rinnovare il dialogo sul modo in cui stiamo costruendo il futuro del nostro pianeta, perché la sfida ambientale che viviamo, e le sue radici umane, ci riguardano e ci toccano tutti'”.

Nell’invito all’Islam a lavorare “insieme per la cura della casa comune”, si rammenta che Francesco punta il dito “sui danni causati all’ambiente, a noi stessi ed ai nostri simili, dai nostri stili di vita e dalle nostre decisioni”. Ci sono “alcune prospettive filosofiche, religiose e culturali che rappresentano una minaccia per il rapporto dell’umanità con la natura”.

E “accogliere questa sfida coinvolge tutti noi, a prescindere del fatto che professiamo o meno una credenza religiosa”. Ecco quindi che, secondo il Papa, visto che “la crisi ecologica è un appello a una profonda conversione interiore”, ciò che serve è l’educazione, un’apertura spirituale e una “conversione ecologica globale”.

(di Fausto Gasparroni/ANSA)

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