Pittsburgh, da regina dello smog a modello di città verde

Pittsburgh: la capitale verde dell'America dove non si spreca nè acqua nè luce
Pittsburgh: la capitale verde dell’America dove non si spreca nè acqua nè luce

NEW YORK. – Da regina dello smog a modello di economia verde: invocata da Donald Trump a testimonial del clamoroso strappo sull’accordo di Parigi, l’ex metropoli dell’acciaio ha preso le distanze. Il sindaco Bill Peduto, un democratico, ha reagito su Twitter che “adesso sta alle città come noi fare da guida”, citando proprio l’esempio della sua, passata da una delle peggiori negli Usa in fatto di inquinamento a modello di nuova economia basata sulle rinnovabili e sull’aria pulita.

“Sono stato eletto per rappresentare i cittadini di Pittsburgh, non quelli di Parigi”, aveva detto Trump nel Giardino delle Rose, senza curarsi del fatto che lo scorso novembre otto elettori della città della Pennsylvania su dieci gli avevano preferito Hillary Clinton e invocando anacronisticamente una città che non è più quella degli anni Quaranta, i cui abitanti respiravano le polveri sottili delle acciaierie allineate lungo i suoi tre fiumi.

Allora a Pittsburgh, quanto ad aria pulita, si stava come e peggio di oggi a Pechino. Negli anni ’70 e ’80 la crisi dell’industria pesante ha cambiato la situazione. Pittsburgh si è rimboccata le maniche, come hanno potuto constatare nel 2009 i leader del G20 convocati dall’allora presidente Barack Obama nell’ex polo siderurgico: piccole imprese nei campi del software e delle biotecnologie e dell’economia verde, della robotica e dei servizi finanziari, come spiegato dalla Casa Bianca di allora, “stanno creando i posti del lavoro del futuro”.

Ed ecco dunque nel tour della città distante mille miglia dall’antica regina dello smog, il David Lawrence Convention Center, realizzato secondo i canoni dell’architettura verde, e l’Orto Botanico Phipps, progettato per essere quasi completamente autosufficiente dal punto di vista idrico. Nel 2016 13mila persone a Pittsburgh lavoravano sulle rinnovabili o per l’efficienza energetica, due pilastri dell’accordo sul clima.

(di Alessandra Baldini/ANSA)

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