Riina: Bindi, non possiamo permetterci di cedere

(ANSA) – ANCONA, 7 GIU – Totò Riina “è stato ed è ancora il capo di Cosa nostra, non ha mai rinunciato a essere mafioso”. Lo ha detto ad Ancona, a margine dell’incontro con i prefetti delle Marche, la presidente della Commissione bicamerale antimafia Rosy Bindi. La commissione, ha ribadito, “rifiuta l’idea che per assicurare la dignità alla persona di Riina sia necessario interrompere la pena del 41 bis o concedere gli arresti domiciliari. A noi risulta che si trovi in una struttura d’eccellenza dove vengono garantite le cure necessarie”. Interrompere il 41 bis o concedere i domiciliari “non sarebbe giusto visti gli efferati reati di cui si è macchiato e sarebbe un segnale sbagliato perché Riina tornerebbe in una famiglia mafiosa, in un contesto mafioso. Lui è ancora il capo di Cosa nostra e questo sembrerebbe come un cedimento dello Stato a un criminale che ha fatto tanto del male al nostro Paese. Siamo nel 25/o anniversario della morte di Falcone e Borsellino, non possiamo permetterci di cedere”.