Padre Sosa: “In Venezuela necessario trovare un accordo”

Padre Sosa, il Papa nero
Il superiore generale dei Gesuiti, il venezuelano Arturo Sosa Abascal, ANSA / GIUSEPPE LAMI

CITTA’ DEL VATICANO – “Non si riesce a trovare un punto comune. Non c’è spazio per un incontro politico. Mancano cibo e medicine e la sofferenza del popolo cresce. Nelle persone è sempre più diffusa la volontà di un forte cambiamento. Bisogna seguire, però, la via della pace e della democrazia. La maggioranza del popolo chiede una soluzione pacifica. Ma i costi umani di questo processo sono troppo alti”. Poche parole, ma eloquenti. Il commento del generale della Compagnia di Gesù, padre Arturo Sosa Abascal, alla vigilia dell’incontro tra papa Francesco e la presidenza della Conferenza episcopale venezuelana ha un significato particolare.
– Il governo – ribadisce padre Sosa – deve ascoltare la gente che grida -. È necessario trovare un accordo – aggiunge -. Non sappiamo di quanto tempo avremo bisogno in Venezuela per riconciliare la popolazione e risanare le ferite che ci stiamo infliggendo.
Intanto fervono i preparativi per l’incontro che, giovedì, sosterranno i rappresentanti della Conferenza Episcopale venezuelana e il Sommo Pontefice. Il cardinale Urosa Savino, arcivescovo di Caracas, intervistato dalla dalla Radio Vaticana ha sostenuto che il presidente della Repubblica, Nicolas Maduro, “vuole presentare il Papa come un amico del governo”.
– I vescovi venezuelani respingiamo questa manipolazione – ha detto -. Noi stiamo con il popolo venezuelano, che sta soffrendo molto, e siamo molto uniti al Santo Padre.
Il cardinale ha quindi commentato:
– Il presidente Maduro ha perso l’appoggio popolare e per questo ha lanciato il suo progetto di riforma costituzionale. Vuole impiantare un sistema totalitario, comunista, materialista e militarista. E’ contrario agli interessi di tutti, ma specialmente dei più poveri.
Per il porporato “le vie di uscita da questa situazione politica” restano quelle delineate dal segretario di Stato vaticano card. Pietro Parolin nel dicembre scorso. E cioè, un canale umanitario per cibo e medicine, restituzione dei poteri del Parlamento, liberazione dei prigionieri politici, calendario elettorale democratico.
– La comunità internazionale – ha detto – deve capire e vedere la situazione, che ogni giorno diventa più critica, più violenta. La gente muore di fame. Deve far capire al governo che è ora di risolvere questi problemi e che altrimenti deve dimettersi e indire delle elezioni per avere un nuovo presidente.
Il cardinale, arcivescovo di Caracas, ha anche incontrato il presidente della Commissione Affari esteri del Senato, Pier Ferdinando Casini. Al centro del colloquio tra il cardinale Urosa Savino e il senatore Casini, l’esame della drammatica situazione nel Paese.

Lascia un commento