De Mita chiama i centristi per una “coalizione popolare”

NAPOLI. – Nessuna idea di “fondare un quarto polo” ma la voglia di stanare gli ex democristiani. E di democristiani di ieri e di oggi ce ne sono tanti, oltre cento, nell’hotel nel centro di Napoli scelto da Ciriaco De Mita per l’incontro ‘La necessità di una coalizione popolare’. Ci sono Paolo Cirino Pomicino, ma anche socialisti come Fabrizio Cicchitto, e poi tanti amministratori locali di piccoli comuni della Campania, dove i centristi spesso sono forti visto che, come ha ricordato lo stesso De Mita “la Margherita diventò il primo partito in Campania”.

Tra tanti capelli bianchi, anche un paio di ventenni “sono venuto con mio padre per capire – racconta Francesco Maria, 21 anni, di Bacoli – volevo sentire questi grandi personaggi del passato che credo abbiano ancora qualcosa da dire. Ho provato a coinvolgere i miei amici, ma non mi hanno risposto”.

Eppure proprio ai più giovani De Mita si rivolge quando critica aspramente Renzi ma anche i centristi del Pd: “Siete troppo legati al presente. Inventate una via d’uscita dal pantano, dalla palude che ha creato Renzi, non rassegnatevi come hanno fatto alcuni”.

E l’ex presidente del consiglio si riferisce agli ex democristiani nel Pd: “Ringrazio Renzi -dice – perché ha reciso la radice Ds. Ma gli ex democristiani del Pd non parlano, sono muti, non so se sono vivi o morti. Quando parlano ripetono solo cose già decise. Io non cerco di risvegliarli ma il Pd è fatto da una persona, la classe dirigente che segue Renzi è senza parola”.

Più autonomia, quindi anche se De Mita nega di voler rifare la Dc “mica sono Renzi che fa un partito al giorno”, chiosa De Mita. E proprio sul segretario Dem si scatena l’invettiva dell’attuale sindaco di Nusco: “Renzi è l’autore della palude, perché non consente la diversa opinione. Io oggi ho fatto una riflessione che gli altri potevano raccogliere o meno. Lui pretende di dettare. Avrebbe dovuto fare la cosa che aveva detto: non vinco e allora vado a pensare, invece siccome questa legge elettorale non è andata bene, lui se ne inventa un’ altra, leggo che ora vuole farla con Pisapia”.

Più morbido, invece, il giudizio su Grillo: “Il Movimento 5 Stelle – spiega – raccoglie un disagio anche legittimo della classe media. Se farei un confronto con Grillo? Se si potesse ragionare sì e gli ricorderei che quando recitava era un grande attore e quando Craxi tentò di ridurgli lo spazio in televisione io lo difesi”.

Alle prove di coalizione di centro arriva anche Fabrizio Cicchitto che sottolinea “la necessità di coprire un vuoto politico che esiste tra il centro-destra e il Pd. C’è un’esigenza di costruire uno schieramento di componenti cattoliche, laico, liberali e riformiste che copra questo spazio ai fini anche della governabilità”.

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