Corea del Sud, i Mondiali 2030 di calcio con Nord e paesi d’area

PECHINO. – L’edizione del 2030 di Coppa del Mondo di calcio da tenere nella penisola coreana e non solo: un ritorno dopo quella del 2002 organizzata sull’asse Seul-Tokyo, ma nella inedita veste di torneo curato dai Paesi del Nordest asiatico, partendo dalle due Coree. E’ la proposta del presidente sudcoreano Moon Jae-in nell’incontro col capo della Fifa Gianni Infantino, in visita a Seul per i mondiali Under-20 vinti dall’Inghilterra sul Venezuela, con l’Italia piazzatasi terza.

“Credo che aiuterebbe a promuovere la pace nella regione se i Paesi del Nordest asiatico, incluse le due Coree, potessero ospitare la Coppa del Mondo – ha detto Moon, nel resoconto del portavoce presidenziale Park Soo-hyun citato dall’agenzia Yonhap -. Verificherò se è possibile creare l’opportunità per i Mondiali del 2030”.

Infantino, secondo la presidenza di Seul, ha ammesso la presenza di “difficoltà” osservando che la visione “può essere un messaggio molto potente”. Il capo della Fifa ha offerto di sondare l’ipotesi con le nazioni asiatiche d’area partendo dal presidente cinese Xi Jinping che incontrerà tra due giorni.

Va anche ricordato che sulla strada di questa possibile candidatura ci sono due ostacoli: il fatto che la Cina in realtà il Mondiale del 2030 voglia organizzarlo da sola e la doppia candidatura sudamericana Argentina-Uruguay per celebrare nella maniera più consona alla storia il centenario del torneo iridato: la prima edizione si svolse nel 1930 e nella finale di Montevideo la squadra di casa, la Celeste uruguayana, battè l’Argentina.