Le fontane di Roma preda del degrado, da d’Artagnan a hooligans

Roma:la Barcaccia sfregiata dagli hooligans del Feyenoord.
La Barcaccia sfregiata dagli hooligans del Feyenoord.
La Barcaccia sfregiata dagli hooligans del Feyenoord.

ROMA. – Da luoghi di rispetto, ammirazione ed anche orgoglio, le fontane di Roma si sono trasformate in uno dei simboli del degrado tanto da costringere il Campidoglio ad adottare un provvedimento ad hoc. L’immortale scena della ‘Dolce Vita’ di Fellini con Anita Anita Ekberg danzante all’interno della Fontana di Trevi e Marcello Mastroianni che la segue per dichiararle il suo amore, negli anni ’60 fece scalpore: era una immagine trasgressiva, un bagno proibito e pieno di poesia per questo è indelebile nella memoria collettiva.

Ed anche quando si parlava di raggiri, come nel film “Totòtruffa 62” con la Fontana di Trevi “venduta” ad un turista americano, la celebre Fontana ne usciva come qualcosa di intoccabile, universale, tanto che le forze dell’ordine ed i medici ricoveravano in manicomio chi solo pensava di potersene appropriare.

Proprio a causa dei continui furti messi a segno da d’Artagnan, ovvero Roberto Cercelletta, il Campidoglio fece un’apposita delibera che dispose come le monetine lanciate nella celebre Fontana dai turisti sono di proprietà del Comune di Roma che poi le dona alla Caritas Diocesana. E grazie a questa delibera è diventato possibile arrestare coloro che si appropriano delle monete. Da allora e fino alla sua morte, nel 2013, D’Artagnan per protesta contro la delibera tornava regolarmente e si tagliuzzava con una lametta.

A profanare storia e bellezza, in preda ai fumi dell’alcol, sono stati nel febbraio del 2015 i tifosi olandesi del Feyenoord, hooligans che arrivarono ad assaltare e danneggiare la Fontana della Barcaccia del Bernini in piazza di Spagna. Le foto dello scempio, un museo a cielo aperto ferito e trasformato in pattumiera, fecero il giro del mondo. L’Olanda proprio per ‘risarcire’ il Campidoglio, e grazie ad un gruppo di mecenati, ha finanziato con 100mila euro il restauro della Fontana delle Api in piazza Barberini e quella nei giardini di viale Tiziano.

I bagni di gruppo nelle fontane romane sono una consuetudine quando una delle squadre del cuore, locale o nazionale, vince un trofeo, ma negli ultimi tre mesi con l’arrivo del caldo si sono intensificati i bagni di singoli esibizionisti all’interno di Fontana di Trevi. Lo scorso aprile un giovane si è tuffato nudo: dopo averlo coperto con un telo, i vigili urbani l’hanno portato via. Spacciatosi inizialmente per straniero, è invece risultato essere italiano.

Dopo pochi giorni è stata la volta di un turista spagnolo di 30 anni che, con indosso solo una lunga tunica bianca si è tuffato, ha nuotato, si è sfilato la tunica e ha lanciato dei fiori, rimanendo completamente nudo. A maggio una danese di 25 anni si è tuffata, in slip e canottiera trasparente e ha nuotato. Per tutti le multe dei vigili urbani.

(di Emanuela De Crescenzo/ANSA)

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