CARACAS. – Il settore della stampa non ha pace e nemmeno i gruppi d’opposizione. Stamattina un giro di persone armate, mal chiamati “colectivos” e sostenitori del governo, ha aggredito i giornalisti che stavano in prossimità del Tsj. Gli operatori della stampa si trovavano sul posto per informare sul gruppo di oppositori andati a sostenere il ricorso contro la Costituente.
I colectivos hanno lanciato razzi per impedire i manifestanti di arrivare fino alle porte del Tsj.
Ed è andata peggio per la stampa. Il cameraman della giornalista Beatríz Adrián di Caracol, una tv colombiana, è stato obbligato dalla Gnb a cancellare quanto aveva ripreso con il suo cellulare.
A quanto pare avrebbe registrato il momento in cui due uomini che stavano circolando in moto sarebbero stati perseguiti e presi a pugni dai colectivos armati, e sotto gli occhi della Gnb che non ha fatto nulla per fermare gli aggressori.
Un altro cameraman, questa volta di Telemundo, Felipe Izquierdo, è stato pure aggredito quando si trovava inerme a terra.
Le aggressioni, comunque stanno circolando perché un altro giornalista Albero Rodríguez è riuscito a mandarle in rete.
Altri cameramen e giornalisti sono stati minacciati ed obbligati ad eliminare materiale registrato.
Il Sindacato Nazionale della Stampa del Venezuela ha condannato e denunciato questi fatti violenti. Ma si ripetono senza che le forze dell’ordine contribuiscano a proteggere il lavoro giornalistico, come sarebbe stato promesso dai loro superiori.
Malgrado le aggressioni, il deputati Luis Florido e Freddy Guevara son riusciti ad arrivare al Tsj da vie alterne in compagnia di un gruppo di manifestanti.