NEW YORK. – I procuratori generali del Maryland e del Distretto di Columbia hanno annunciato che citeranno in giudizio il presidente Usa Donald Trump per aver violato il giuramento con cui aveva promesso di distaccarsi dagli affari privati. Il tycoon, a loro parere, avrebbe violato le norme anti-corruzione della costituzione americana.
La causa è la prima di questo genere presentata da enti governativi: secondo il Washington Post, l’accusa si concentra sul fatto che Trump ha scelto di mantenere la proprietà della sua società dopo essere diventato presidente, mentre nel mese di gennaio aveva detto che avrebbe trasferito i beni dell’azienda in un trust gestito dai suoi figli per eliminare potenziali conflitti di interessi.
Inoltre, nel mirino ci sono i pagamenti dei governi stranieri ai suoi hotel, mentre ai leader Usa è vietato accettare denaro da governi esteri
