Made in Italy: Riva e Abarth alleati per Rivale

SARNICO (Bergamo). – Lo scorpione di Carlo Abarth (Fca) e i Cantieri di Sarnico di Carlo Riva (gruppo Ferretti), scomparso lo scorso 10 aprile a 95 anni, ci riprovano a un anno dal debutto della Fiat 500 Riva. Per celebrare il 175/o di fondazione dell’azienda nata nel 1842 sulle rive del Sebino ad opera di Pietro Riva, bisnonno di Carlo, dalle Officine torinesi di Mirafiori sono giunte sul Lago d’Iseo due Abarth 695 Rivale, una berlina e l’altra decapottabile, mentre sulle acque è comparsa l’ultima creazione della casa, il Rivale 56, uno slanciato motoscafo lungo, per l’appunto, 56 piedi, oltre 17 metri.

La 695 Abarth ha 180 cavalli, fa i 225 Km/h di velocità massima e raggiunge da fermo i 100 orari in 6,7 secondi, mentre in acqua il Rivale, dotato di due motori da 1.000 o 1.200 cavalli ciascuno, raggiunge una velocità di crociera compresa tra i 31 (oltre 57 Km/h) e i 35 nodi (quasi 65 Km/h) ed una massima compresa fra 34 (63 Km/h) e 38 nodi (oltre 70 Km/h). Identica la colorazione grigio/blu dei due mezzi, in sintonia lo stile nautico degli interni della vettura e del natante, con la modanatura posteriore del piccolo bolide torinese molto simile a quella della barca.

Secondo Alfredo Altavilla, responsabile Emea di Fca, il marchio Abarth “offre emozioni sia dal punto di vista delle prestazioni che dello stile, più sofisticato rispetto ai modelli Fiat e sempre più clienti gli si stanno avvicinando”, tanto che la serie speciale per i 175 anni, con targhetta numerata e personalizzabile, è già andata in esaurimento. Inoltre il marchio dello Scorpione ha visto incrementare le vendite del 124% tra il 2014 e il 2016 e, nei primi 5 mesi dell’anno, è cresciuto di un ulteriore 33%.

Tra le caratteristiche del Rivale 56 spiccano la vetratura continua con oblò incollati a filo, le tonalità metallizzate esterne con elementi in acciaio e dettagli in teak e il il parabrezza unico a protezione del pozzetto, che, secondo Alberto Galassi, amministratore delegato di Ferretti è una “vera e propria opera d’ingegneria e design, che solo Riva è in grado di fare e che completa l’aerodinamico profilo dello yacht”.

“Rivale – ha aggiunto – è un nome che non si cambia e rappresenta un’eccellenza”. A suo dire “Il buono è nemico dell’eccellente e Riva è proprio l’eccellente, frutto di una cura artigianale per i particolari unica”.

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