Sindaco paese della Calabria, rischio chiusura per spopolamento

Vincenzo Tamburi, sindaco di San Basile
Vincenzo Tamburi, sindaco di San Basile

SAN BASILE (COSENZA). – “Secondo i nostri calcoli, stando così le cose, tra vent’anni potremmo davvero essere a rischio chiusura”. C’è consapevolezza nelle parole di Vincenzo Tamburi, giovane sindaco – ha 36 anni – di San Basile, piccolo comune arbereshe nel cuore del Pollino, in Calabria. Tamburi, che da qualche settimana è anche assessore al Mercato del lavoro della Provincia di Cosenza, è in carica dal 2009 quando di anni ne aveva solo 28.

Giovane, però, è anche la sua giunta (età media 30 anni) e, perfino, il Consiglio comunale (intorno ai 40). Eppure, su questa comunità di poco più di mille anime (che nel censimento del 1951 erano più del doppio), all’interno del Parco nazionale del Pollino, aleggia l’incognita del male che sta minando alle radici le aree interne del Mezzogiorno, lo spopolamento.

Un fenomeno insidioso che, come certifica l’Istat, con il consolidamento di un modello migratorio fatto di spostamenti di popolazioni dalle regioni del Mezzogiorno a quelle del Nord e del Centro, sta dissanguando il sud e quindi anche la Calabria. “Negli anni – dice il sindaco Tamburi – lo spopolamento si è fatto sentire. Mancano bambini, le giovani coppie si spostano. Il rischio, adesso, è che, se dovesse proseguire questo trend negativo, tra vent’anni, come paese, rischiamo di chiudere i battenti”.

Cosa fare per evitare la rassegnazione? A San Basile da alcuni anni l’amministrazione comunale ha aguzzato l’ingegno e, per tentare di arginare un’emorragia che minaccia di condizionare se non proprio annullare il futuro della comunità, ha pensato di creare un sito internet all’indirizzo “www.unacasaasanbasile.com” per promuovere la fruizione e il riutilizzo di abitazioni vuote presenti in numero rilevante nel paese.

L’idea è stata quella, dal 2010, di proporre sul web le case disabitate e disponibili mettendole in vendita a prezzi molto abbordabili. Nella vetrina virtuale sono apparsi e continuano ad apparire tanti appartamenti che con modesti investimenti, potrebbero agevolmente trasformarsi in seconde case.

E tutto questo in un mix che unisce la posizione felice del paese che si trova a 520 metri di altezza, davanti alle montagne e a poca distanza (35 chilometri) dal mare. Lanciato il messaggio i risultati sono arrivati: 35 appartamenti venduti. E altri si spera possano arrivarne anche in futuro. Per combattere lo spopolamento.

(di Clemente Angotti/ANSA)

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