Polizia e Guardia Nazionale reprimono l’ennesima protesta della “Mud”

CARACAS – Ancora una volta la protesta organizzata dal Tavolo dell’Unitá Democratica è stata repressa con estrema violenza dalla polizia e dalla Guardia Nazionale. L’inizio del “Planton”, convocato dalla coalizione eterogenea dell’Opposizione e che consiste nell’occupare le principali arterie della cittá e bloccare il traffico cittadino, era stato fissato per le 10 del mattino. E così è stato.
La protesta nella super-strada Francisco Fajardo, che attraversa l’intera città ed è una delle principali vie che comunica l’est con l’ovest della capitale, si è svolta pacificamente fino all’intervento di un numeroso gruppo di motociclisti della Guardia Nazionale e della Polizia che sparava ai manifestanti granate lacrimogeni, pallettoni di gomma e biglie di metallo.
Mentre un gruppo di giovani affrontava le forze dell’ordine iniziando l’ennesima battaglia campale, il resto dei manifestanti cercava di sfuggire agli effetti dei gas rifuggiandosi alla Piazza Altamira. Ma la polizia interveniva anche qua.
Un po’ ovunque nella capitale, con maggiore o minore intensità, i cittadini aderivano al “Plantón” e polizia e Guardia Nazionale interveniva con la violenza di sempre.
I “colectivos”, le bande armate di motociclisti che nei giorni scorsi hanno creato il panico specialmente nei quartieri di La Candelaria, La Pastora ed El Paraiso, si sono resi protagonisti di azioni violente senza che la Guardia Nazionale intervenisse per evitarle.
E mentre la protesta non cede, l’Organizzazione degli Stati Americani ha reso noto che il giorno 19 del mese in corso si realizzerà l’assise dei ministri degli Esteri che precederà l’inaugurazione formale dell’Assemblea Generale. La crisi in Venezuela sarà il tema principale sia nell’incontro tra ministri degli Esteri, in cui si riprenderà il dibattito sospeso il 31 maggio scorso quando non fu possibile raggiungere un accordo, sia nell’Assemblea Genearle.

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