Papa contro la corruzione: “Un cancro che logora le nostre vite”

Papa: udienza generale
Papa: udienza generale

CITTA’ DEL VATICANO. – “Noi, cristiani e non cristiani, siamo fiocchi di neve, ma se ci uniamo possiamo diventare una valanga: un movimento forte e costruttivo. Dobbiamo lavorare tutti insieme, cristiani, non cristiani, persone di tutte le fedi e non credenti, per combattere questa forma di bestemmia, questo cancro che logora le nostre vite”. Nel giorno in cui il Vaticano promuove il suo primo “Dibattito internazionale sulla corruzione”, per impulso del dicastero per il Servizio dello Sviluppo umano integrale, papa Francesco lancia dalle pagine della prefazione a un libro del cardinale Peter Turkson un appello a lottare “uniti” contro la corruzione, la “peggiore piaga sociale” dei nostri tempi.

Una duplice iniziativa che dimostra come il tema della lotta alla corruzione diventi sempre più come uno dei punti qualificanti del pontificato di Bergoglio. Una lotta, spiega il Papa nella prefazione al volume “Corrosione”, scritto dal card. Turkson con il filosofo Vittorio Alberti (edito da Rizzoli), in cui la Chiesa è chiamata a svolgere un ruolo di prima linea nella ricostruzione “di un nuovo umanesimo forte e costruttivo, un rinascimento, una ri-creazione che possiamo realizzare con audacia profetica” mentre la Chiesa non deve aver paura di “purificare se stessa”.

“La corruzione – spiega Francesco – spezza la coesistenza fra persone e la vocazione a svilupparla sostituendo il bene comune con un interesse particolare che contamina ogni prospettiva generale”. “E’ urgente prenderne consapevolezza e per questo ci vuole educazione e cultura misericordiosa, ci vuole cooperazione da parte di tutti secondo le proprie possibilità, i propri talenti, la propria creatività”.

L’appello del Papa è stato raccolto da tante personalità ecclesiastiche e istituzionali, magistrati, rappresentanti delle polizie (anche di Scotland Yard), esponenti di organizzazioni, giornalisti e intellettuali tra cui il presidente dell’autorità Anticorruzione Raffaele Cantone, il procuratore di Roma, Michele Prestipino, il procuratore nazionale Antimafia Franco Roberti, il presidente di Libera don Luigi Ciotti, il segretario della Cei, mons. Nunzio Galantino, il direttore dell’Ansa, Luigi Contu, che si sono riuniti alla Casina Pio IV per condividere riflessioni e strategie contro la corruzione, coordinati da mons. Silvano Tomasi, già osservatore della Santa Sede presso l’Onu.

Quella del Pontefice, osserva Cantone, “è una grande novità perché la corruzione è sempre sembrata un problema politico, un problema della società civile che interessa un pezzo di mondo. Invece il Papa ha messo in campo anche per la sua esperienza un’idea nuova, consapevole che la corruzione fa male a tutti, fa male ai cittadini e soprattutto fa male ai poveri”.

“Denunciare i danni della corruzione e intraprendere una lotta per sradicarla – dice quindi don Luigi Ciotti – è un impegno evangelico, un impegno della Chiesa: vuol dire alzare la voce quando in molti scelgono un prudente silenzio”. Francesco, del resto, invita la Chiesa “ad ascoltare, elevarsi e chinarsi sui dolori e le speranze delle persone secondo misericordia” e guardando all’interno dell’istituzione sottolinea che “la nostra corruzione è la mondanità spirituale, la tepidezza, l’ipocrisia, il trionfalismo, il far prevalere solo lo spirito del mondo sulle nostre vite, il senso di indifferenza”.

Il summit promosso in Vaticano fa parte di un percorso avviato dal dicastero dello Sviluppo umano integrale che ha già promosso cinque incontri con magistrati e che darà vita a un documento di proposte relative alle strategie di lotta.

“Sul tema della corruzione vogliamo andare avanti – assicura Turkson -. Si tratta di un fenomeno globale che corrode infiniti aspetti della vita delle persone, non solo le mafie, il traffico di esseri umani ma persino i comportamenti sociali come la vendita degli esami universitari. Questo per dire che dobbiamo lavorare profondamente alla conversione dei cuori e sulla purificazione del sistema dei valori”.

Luigi Contu ha ricordato l’impegno civile dell’Agenzia Ansa presentando i nuovi progetti sul web dedicati proprio ai temi sensibili al centro dell’incontro. Due in particolare: il nuovo sito appena varato, “Legalità e scuola”, dedicato alle nuove generazioni e “InfoMigrants”, l’iniziativa internazionale dell’Ansa che attraverso le piattaforme social informa direttamente i migranti, nelle loro lingue, suoi loro diritti, sui loro doveri, sui rischi dell’illegalità e del traffico di esseri umani.

(di Nina Fabrizio/ANSA)

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