Berlusconi incontra il padre di disabile: “Alla casa ci penso io”

ROMA. – “Non mi aspettavo che Berlusconi mi chiamasse, per ora ci ha messo la faccia”. Così Emmanuel racconta l’incontro che ha avuto con l’ex premier a Palazzo Grazioli dopo l’invito del Cav, in diretta tv, per un incontro sulle sue difficoltà: padre di Noemi, costretta a letto a causa di una tetraparesi spastica, ad ottobre 2016 il Comune di Roma ha chiesto di lasciare la casa popolare dove la famiglia ha sempre vissuto con una camera attrezzata con tutte le macchine che consentono alla bambina di sopravvivere.

Il colloquio a Palazzo Grazioli, residenza romana di Berlusconi, è durato una ventina di minuti. “Mi ha accolto in maniera molto informale, in un salotto, ci siamo seduti ognuno su una poltrona”, racconta un po’ emozionato. “Io non bevo, quindi ho preso solo un bicchiere d’acqua e anche lui. E’ stata una bella esperienza, che mi porto dentro, mi ha trattato come un padre – continua -. Si è preso l’impegno a risolvere il mio problema, mi ha chiesto di aspettare qualche giorno, ovviamente al momento ho solo la sua promessa, staremo a vedere”.

Emmanuel non nasconde la preoccupazione per le sorti della sua famiglia. Lui lavora, la moglie invece è casalinga e hanno tre figlie. Ritrovarsi senza casa per loro sarebbe molto difficile, con un solo stipendio sarebbe dura trovare un’abitazione dignitosa. Per qualche giorno ha deciso però di concedersi il lusso di sperare, “poi si vedrà”, dice con un’ombra negli occhi.

Come ricordo l’ex presidente del Consiglio ha regalato otto eleganti cravatte ad Emmanuel che in genere non indossa ma spera di poterne metterne una come segno di festa il giorno che avrà risolto il problema casa per la sua famiglia.

(di Giuliano Rosciarelli/ANSA)

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