India: attentati a Mumbai del 1993, sei condanne

(ANSA) – NEW DELHI, 16 GIU – Sei imputati sono stati condannati oggi in India a pesanti pene, che verranno quantificate fra alcuni giorni, per responsabilità nella impressionante serie di 13 attentati che il 12 marzo 1993 sconvolsero Mumbai con un bilancio di 257 morti e 717 feriti. Lo riferisce l’agenzia di stampa Ians. Uno speciale tribunale antiterrorismo ha riconosciuto colpevoli i sei musulmani, fra cui il più rilevante è Abu Salem estradato nel 2005 dal Portogallo, di associazione per delinquere, trasporto di armi e omocidio plurimo, imputazioni che per cinque di essi potrebbero comportare la pena di morte. Un settimo imputato, Abdul Qayyum, è stato invece prosciolto. Il pubblico ministero, Deepak Salvi, ha ricordato ai media che gli attentati furono realizzati per vendetta per la demolizione il 6 dicembre 1992 ad Ayodhya di una moschea musulmana, Babri Masjid, che fu seguita da gravi disordini in tutta l’India ed in particolare a Mumbai, con un bilancio di quasi mille morti.